FIORENTINA, (Non) è vietato sognare...
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© foto di Giacomo Morini
I soldi non faranno la felicità, forse. La differenza sì, però. Classifica alla mano, i fantastilioni di Moratti pagano: primo posto in solitaria, due punti sulla Sampdoria sprint di Del Neri, da sempre avvezzo a partenze a razzo salvo poi rallentare alle chicane di gennaio, Juventus a meno quattro, Milan e soprattutto Roma non pervenute in alta quota. A proposito di cose che pagano. Anche il lavoro e la professionalità, con un tocco di genio. Detto di Del Neri, al quale vanno i meriti di aver consacrato Cassano e Pazzini, rigenerato Mannini, lanciato Poli e compagnia cantante, agli occhi balza la splendida Fiorentina.
Terzo posto. E se le frenate blucerchiate saranno prossime, come Chievo e Atalanta delneriane insegnano, ecco che le porte dell'altissima classifica rischierebbero di aprirsi a breve. La tanto decantata Juventus da Scudetto è sembrata squadra più che alla portata di Vargas e soci. Proprio lui, il peruviano bistrattato, oggi rinato e uomo chiave negli automatismi di Prandelli. C'è di che sognare, che di che sperare, in casa viola.
La Juventus? Amauri & co hanno ricoperto il ruolo della zebra davanti al leone viola, pur salvandosi ma soffrendo nelle praterie amiche. Perché il Parma d'alta quota pare una lieta novella autunnale, perché il Genoa a -2 dai viola è tosta che riesca a tener botta: cinque scoppole in casa con l'Inter dimostrano che, senza Milito e Thiago Motta, anche Gasperini è tecnico terrestre, seppur fenomenale. Il Milan vince, tra le polemiche, in casa con la Roma. Solita storia: i rossoneri paiono più ex squadra, che collettivo extraterrestre, i giallorossi forse lo sono loro malgrado già da una stagione. Chi, dunque, più forte dati e gioco alla mano della Fiorentina? I milioni ed i campioni dell'Inter, sicuramente. La Juventus? La Sampdoria? Milan, Genoa e Roma? Il lavoro paga. A volte, per fortuna, fa anche la felicità. PS: Domani è tempo di Champions League. Obbligatorio vincere, "ida y vuelta", contro il Debrecen. Allora sì che i sogni potrebbero non restare solo desideri...