FIORENTINA-LIONE 1-2, Arrivederci Champions
SECONDO TEMPO - La Fiorentina ricomincia con Kroldrup al posto di Dainelli, ma è del Lione la prima occasione da rete ed è ancora Juninho Pernambucano a mettere i brividi a Frey con un'altra punizione magistrale che centra la seconda traversa dei transalpini. La Fiorentina, tuttavia, le occasioni per pareggiare le costruisce. Prima Montolivo impegna Lloris che si salva d'istinto, poi Mutu, su splendida sponda di Gilardino, manda a lato di pochissimo confermando la scarsa vena di questa serata di Champions. La gara è palpitante e ricca di rovesciamenti di fronte, e ci vuole un grande intervento di Gamberini per fermare Benzema lanciato a rete. Col passare del tempo, com'è logico, il Lione tira i remi in barca e tende soprattutto a difendere il vantaggio, mentre la Fiorentina, nonostante l'ingresso di Jovetic, non riesce a farsi viva in zona tiro. Soltanto con Kuzmanovic, tiro deviato, la Viola si risveglia, ma la sfortuna è in agguato e sul tiro del serbo il pallone si ferma sul palo. Prandelli prova la carta della disperazione con Osvaldo al posto di Felipe, ma la Fiorentina resta pericolosa solo con Gilardino che su bel cross di Montolivo manda fuori di testa proprio sotto la Fiesole che gridava già al gol. Intanto il Lione continua a centrare traverse, e nell'occasione è Ederson ad andare vicino al terzo gol, a conferma del merito con il quale il Lione esce vittorioso dal “Franchi”. La Champions della Fiorentina si chiude qui seppure ci sia ancora da onorare la trasferta di Bucarest, con l'inevitabile rammarico per i punti persi soprattutto a Lione e in casa contro il Bayern. Era comunque l'esordio per il gruppo di Prandelli e non tutto è da buttare via, l'esperienza maturata tornerà sicuramente utile per il futuro (anche e soprattutto immediato) quando, ci auguriamo, la Fiorentina tornerà a calcare i campi della prestigiosa competizione europea. Nel frattempo non resta che tenere botta in campionato e, magari, togliersi pure qualche sfizio in una Coppa Uefa comunque ricca di stimoli e avversari prestigiosi. Gli applausi finali, comunque, la Fiorentina e Prandelli se li meritano.
PRIMO TEMPO - Serata fredda al “Franchi” con ampi spazi sia in Maratona che in Curva Ferrovia. Prandelli conferma la formazione tipo con Zauri sulla destra, Vargas a sinistra e il terzetto mediano composto da Felipe, Kuzmanovic e Montolivo. Davanti, Santana parte dietro a Mutu e Gilardino. Nel Lione soltanto panchina per Fred, con Benzema al centro dell'attacco supportato da Govou e Keita. In difesa i centrali sono Cris e Boumsong con Mensah e Grosso sulle corsie esterne. I viola cominciano con il giusto piglio e si rendono pericolosi dopo soli cinque minuti di gioco, allorchè Kuzmanovic costringe Lloris a una difficile deviazione in angolo sulla botta dal limite. La risposta francese è affidata a Juninho che da posizione defilata costringe Frey al primo intervento su calcio di punizione. La squadra di Prandelli però c'è e si fa viva soprattutto a destra con Santana fino a quando una dormita collettiva della difesa viola consente a Makoun di bucare Frey per il vantaggio francese. E' una doccia fredda per i viola che provano a impostare una reazione degna di nota, ma si scontrano contro una squadra che fa tesoro del gol e riparte con contropiedi pericolosissimi. Su uno di questi Benzema potrebbe addirittura raddoppiare, ma il suo piattone a botta sicura dal limite dell'area finisce a lato di un niente. La Fiorentina potrebbe reagire poco dopo su una bella percussione di Santana, ma Kuzmanovic da ottima posizione spreca clamorosamente mandando addirittura in fallo laterale. La gara si fa anche un po' nervosa, ne fa le spese Kuzmanovic ammonito, mentre ancora il Lione sfiora il raddoppio con una strepitosa punizione di Juninho Pernambucano che si stampa sulla traversa a Frey battuto. Segnale inquietante, perchè di lì a poco il Lione raddoppia. Brutto il pallone perduto da Montolivo che consente a Benzema di prendere la mira e incrociare sul palo più lontano per il due a zero dei gialli di Puel. Un altro errore ingenuo, così, che condanna i viola allo zero a due. Sembra calare il buio, ma la Fiorentina trova un ultimo sussulto. Prima Gilardino sfiora il gol con una girata volante fuori di niente, poi Mutu centra il palo di testa su calcio d'angolo, infine ancora Gilardino trova la testata giusta che vale l'uno a due e fa venire giù lo stadio. La strada è in salita ma non tutto ancora è perduto.