FIORENTINA, La lista nera
Oltre alla miriade di problemi tecnici e psicologici abbattutosi in casa viola dall' addio di Prandelli ad oggi, un dato su tutti continua a far preoccupare società e tifosi. La situazione degli infortunati, infatti, con l' ultima tegola di Gilardino, risentimento muscolare al tricipite,e il forfait di Di Silvestri durante Fiorentina-Palermo non sembra più essere legata al caso. Il primo a risentire di questa apparente malasorte fu proprio lo stesso De Silvestri, operato in giugno per un problema al piede e fermo per 20 giorni, sempre durante il ritiro estivo si fermarono pure Pasqual (10 giorni), Vargas (15 giorni) e D'Agostino (15 giorni), quest' ultimo per una riacutizzazione del problema al ginocchio. Il ritiro di S.Piero a Sieve è stato poi l' epicentro del terremoto infortunati viola, con l' imprevedibile e quantomai drammatico infortunio di Stevan Jovetic, fuori per 6-7 mesi e costretto ad una doppia operazione prima al crociato e poi al collaterale del ginocchio destro. Al Montenegrino si aggiunsero poi i problemi muscolari di Avramov ed infine anche quelli del giovanissimo Babacar costretto ad uno stop di 15 giorni per un problema al piede.
Con l' inizio del campionato, però, la situazione dell' infermeria viola non ha mai accennato a migliorare. Il primo in ordine temporale ad accusare problemi fisici fu Natali fermo 10 giorni, seguito da D'Agostino, ancora bloccato dal ginocchio (25 giorni),Pasqual e come precedentemente detto De Silvestri e Gilardino, bloccatosi quest' oggi in allenamento e costretto al riposo per due settimane. La situazione degli infortunati di casa viola appare dunque oggi quasi drammatica, se aggiungessimo poi a questa lista i problemi fisici di Montolivo, il naso fratturato di Boruc, l' assenza prolungata di Mutu, lo stop di Gulan e il lento recupero di Gamberini ad inizio preparazione, si potrebbe affermare con assoluta certezza che il 2010 viola è stato un vero e proprio annus horribilis, tanto da far sorgere il dubbio che le deludenti prestazioni di questi ultimi mesi siano anche il frutto di una preparazione ancora piena di punti interrogativi.