FIORENTINA, L'importanza dei Jolly
Verrà presto il tempo dell'albero di natale. Perché i pacchi dono tinti di viola nascondono report medici più che biglietti d'auguri, perché le assenze decimano il centrocampo ed anche a Marassi, a meno di uomini reinventati e riciclati, giocare con una mediana a tre sarà pura utopia.
Chiaro: se Santana agirà con Donadel e Zanetti sui valichi, allora di centrocampo a tre si parlerà. Però sarà un fortino mascherato, perché l'argentino non è uomo di fatica ma di piroette, di qualità più che di quantità. E senza Montolivo squalificato, senza D'Agostino e Bolatti infortunati, inventarsi un altro spadaccino lì in mezzo non è pratica fattibile.
Magari Santana, forse Vargas. Perché il peruviano lì ha giocato anche nella scorsa Champions, senza sfigurare. Anzi. El Loco contiene sull'interno e spinge sull'esterno con apparente naturalezza, tanto che il ballottaggio lì sui valichi potrebbe essere proprio in salsa sudamericana. A meno che, ipotesi altrettanto percorribile e naturale, non scendano a Marassi insieme, con Ljajic trequartista dietro a Gilardino.
Buona notizia: il bomber viola è disponibile per la Samp. Altra ipotesi: Vargas, le cui condizioni non sono ottimali, potrebbe dare forfait ed a quel punto, via al ballottaggio tra Cerci e Marchionni.
4-3-2-1 o 4-2-3-1 che sia, di certo c'è che la mediana versione tris sarebbe comunque mascherata e non certo docg. Però i jolly, come ha dichiarato oggi di esser disposto ad essere Marchionni, come è Santana e come può diventare Vargas, sono e saranno pedine importanti nello scacchiere tattico di Mihajlovic. Poi verrà anche il tempo dell'albero di natale, dello schema fisso e dei giocatori con un ruolo ad hoc. Intanto è l'ora che arrivino i regali. I tre punti, anche nel fortino di Marassi.