FIORENTINA-INTER, Così simili, così diverse
La speranza è che la Fiorentina abbia finalmente trovato la propria strada. Verso quale direzione, al momento, non è poi nemmeno così importante saperlo. Almeno non quanto sapere che, presto, la squadra di Rossi potrebbe avere una propria identità e una propria idea di gioco. Una speranza, quest'ultima, che sembra invece continuare a latitare in casa Inter. Dove i cambi in panchina non hanno coinciso con I cambiamenti nei risultati. Quantomeno nell'ultimo anno e mezzo.
Perchè a guardarle bene, le due squadre che si affronteranno sabato sera, e con le dovute proporzioni di budget e disponibilità, viola e nerazzurri non hanno poi attraversato periodi così differenti. Da una parte i trionfi e i successi di Mourinho sigillati dal "Triplete", dall'altra la crescita esponenziale della Fiorentina di Prandelli arrivata a un passo dai quarti di finale di Champions League. Entrambe le squadre, in pratica, sono reduci da gestioni, e periodi, per niente semplici da ripetere.
Se n'è accorto Sinisa Mihajlovic, a Firenze, così come se ne sono accorti a Milano i successori dello "Special One". Prima Benitez, poi Leonardo, poi Gasperini e infine Ranieri sembrano ancora particolarmente lontani dall'aver trovato la cura alla malattia dell'Inter. I cui sintomi, per inciso, sono tanto chiari quanto la classifica dei nerazzurri. In tal senso, la speranza che Rossi possa far ripartire i viola verso nuovi lidi, resta intatta. Fosse solo perchè si sposa alla perfezione con quella speranza di trovare a "San Siro" una prestazione che possa ulteriormente ricaricare, e rigenerare, l'intero gruppo gigliato.