FIORENTINA, E quella voglia di emigrare
Voglia di emigrare, lontano da Firenze. E' quello che si legge talvolta tra le righe, talvolta negli atteggiamenti dei giocatori della Fiorentina. L'ultimo in ordine temporale è lo sfogo (prontamente rettificato dal suo agente) attraverso mezzo stampa di Adem Ljajic, che nel capoluogo toscano è arrivato soltanto un anno fa. E che, vista la sua giovane età, 19 anni, arriva come un fulmine a ciel sereno.
Perché il suo talento è indiscusso così come il suo futuro da grande calciatore, ma è anche vero che il suo processo di maturazione è in fase di sviluppo, e necessita quindi di pause e accelerazioni. Giusto che il giovane serbo qualche volta stia a guardare, cercando di imparare da chi ha sicuramente più esperienza. E non possiamo negare che Mihajlovic, serbo come lui, che fin dal suo arrivo a Firenze lo ha trattato con un pizzico di attenzione in più rispetto ai suoi compagni di spogliatoio, di occasioni glien'abbia date a sufficienza. Qualche giornata fa, dopo la partita col Bari per intendersi, Ljajic era finito assieme a Mutu sul banco degli imputati per l'atteggiamento quasi soporifero tenuto in campo. Da un altro punto di vista, invece, è anche giusto che un ragazzo della sua età abbia la voglia di spaccare il mondo, di sentirsi importante.
Non sarà dunque l'ultimo a esprimere la sua voglia di giocare, anche a condizione di cambiare maglia. La lista, in attesa di conferme o smentite, continua ad allungarsi: Vargas, Montolivo, Gilardino, D'Agostino e Ljajic, appunto. Anche se il discorso relativo ai primi tre è ben diverso. Loro la maglia titolare ce l'hanno cucita addosso. Per loro conta il famoso progetto, ma anche lo stipendio.