FIORENTINA, Conto alla rovescia per il tecnico
Il conto alla rovescia è cominciato, resta da capire se alla fine l'atterraggio avverrà o meno sulla pista di Peretola. La giornata del contatto Fiorentina-Catania per Vincenzo Montella si conclude con un incontro interlocutorio, ma pur sempre con le basi gettate del trasferimento in viola. Perchè una cosa ormai è certa, la Fiorentina vuole Montella e Montella vuole Firenze.
Ci sarebbe già, del resto, un accordo con il tecnico napoletano sulla base di un contratto biennale, magari con opzione sul terzo anno, mentre è sul fronte etneo che, per il momento, la trattativa sembra essersi bloccata. Pulvirenti, ieri, ha ascoltato quello che Gasparin e Salerno hanno riportato dell'incontro con Pradè, ma la fumata bianca non è arrivata. Probabile che, ancora, il presidente del Catania non abbia sciolto tutte le riserve sulla partenza di Montella, da qui la fase di stallo.
La Fiorentina, però, ha giustamente fretta di chiudere il discorso relativo al nuovo allenatore, e non è disposta ad attendere oltre il weekend per avere una risposta definitiva. E' vero che, probabilmente, in ballo c'è una contropartita tecnica ancora da individuare (prima di parlare di Izco, Barrientos o Marchese, in casa viola, è però necessario capire chi vendere) ma è altrettanto vero che ai viola l'allenatore serve prima del mercato (e degli acquisti). Da qui il termine riferito al Catania in merito alle risposte su Montella. O si chiude il discorso entro domenica, o non se ne fa di nulla.
Al quadro, poi, c'è da aggiungere la questione relativa alle eventuali contropartite che la Fiorentina potrebbe mettere sul piatto. Il Catania del resto avrebbe richiesto la metà del cartellino di Nastasic, e successivamente di Camporese. Pradè, almeno sul giovane serbo, non sembra disposto ad ascoltare, mentre quella di Camporese è una storia ancora tutta da scrivere. Oggi, in tal senso, sarà più facile capire se in un modo o nell'altro Montella potrà lasciare Catania, pur sempre a condizioni che stiano bene anche ai viola.
Anche perchè la stessa Fiorentina sembra già aver identificato con chiarezza l'alternativa all'”aeroplanino”. Si chiama Gianfranco Zola, infatti, il nome di riserva nel caso in cui Montella non arrivasse a Firenze, ed è una pista che i viola potrebbero surriscaldare non appena si rendessero conto di non poter più arrivare all'ex bomber di Roma e Samp. Servono ancora 48 ore di pazienza, dunque, per capire se a Peretola atterrerà un volo partito dalla Sicilia o da quell'Inghilterra che ha visto Zola diventare il “magic box”.