FIORENTINA-COMUNE, Strappo pericoloso
Avremmo preferito iniziare la giornata parlando dell’incontro in programma questa sera al “Franchi”, gara quanto mai importante vista la peculiarità della classifica del campionato che è appena entrato nella sua seconda fase. Ma di fronte a quanto accaduto oggi nel panorama politico cittadino, e, nello specifico, nel settore che si occupa dell’attività sportiva, quella cioè che seguiamo quotidianamente nel nostro lavoro, non possiamo restare in silenzio. Nessuna presa di posizione. Nessuna manifestazione di solidarietà ne’ tantomeno la volontà di accusare nessuno. Solo una riflessione da parte di chi non ha la pretesa di improvvisarsi opinionista ma allo stesso tempo svolge in maniera corretta ma libera quella di cronista. E proprio in quanto cronisti non possiamo non notare qualcosa di strano.
Come mai circa tre mesi fa si respirava un’atmosfera quasi idilliaca e ora si è arrivati prima alle offese, poi alle pubbliche accuse e infine ad un atto istituzionale come le dimissioni di un assessore? Dov’è quella famosa “prima pietra” che doveva essere posata prima di Natale? In altre parole, di cosa hanno discusso le parti in causa in questi tre mesi? Come ne hanno discusso? E soprattutto, chi, inteso come persona fisica, ne ha discusso? C’è chi ritiene che un grande imprenditore o un grande politico sia colui che è capace di delegare ad altri determinati compiti. Ma c’è anche chi apprezza colui che scende in campo sempre in prima persona, mettendo la propria faccia in ogni situazione, non solo in quelle che ritiene a lui più opportune. E noi, optando per questo secondo profilo, ci sentiamo di associarci a quanto detto oggi da Eugenio Giani. Ovvero che è giunto il momento che siano gli attori principali ad entrare in scena. Senza controfigure, lontano da attori non protagonisti. Solo così, siamo convinti anche noi, potrà venire ricucito uno strappo che potrebbe rivelarsi pericoloso non solo per la Fiorentina, ma per tutta la città.