FIORENTINA, A caccia di serenità

12.12.2010 15:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
FIORENTINA, A caccia di serenità
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© foto di Federico De Luca

Con la sconfitta di Udine, e la giornata che prende il via a momenti, la Fiorentina rischia di dover osservare una classifica a dir poco striminzita da qui alla Befana. Tre lunghe settimane nelle quali festeggiare Natale e Capodanno con una posizione che definire deludente è limitativo. Praticamente a un passo dai bassifondi della classifica, ai viola, non resta dunque che provare a cercare immediato riscatto, in quel di Parma, trovando il senso di questa stagione nella Coppa Italia.

Perchè proseguire nel cammino in Coppa significherebbe continuare a cullare il sogno, al momento abbastanza utopico, di un trionfo da ricordare in bacheca e, ovviamente, anche di un accesso garantito all'Europa del prossimo anno. Opportunità, questa, per il momento particolarmente complicata, a giudicare dai valori in campionato e dalla conseguente graduatoria. Senza tralasciare il gusto di riuscire a imporsi su un terreno che non sia quello del Campo di Marte, evento che solo nel 2010 i tifosi viola hanno potuto apprezzare in 2 uniche quanto sporadiche circostanze.

Ma per la gara di martedì sera, come ormai accade da settembre con disarmante regolarità, Mihajlovic si trova a fare i conti con una rosa decimata dagli infortuni. E se per Gilardino le speranze di recupero restano attaccate a un filo, per Boruc i dubbi sembrano essere ancora di più. La distorsione al ginocchio impone di evitare rischi, e contro Bojinov e compagni dovrebbe toccare di nuovo ad Avramov finire tra i pali, cercando di dimenticare subito la disattenzione del "Friuli", ultima in ordine cronologico in una lista di prestazioni piuttosto incerte ogni qualvolta il serbo è stato chiamato in causa.

L'ultima impresa dell'anno, quella che dovrebbero compiere i viola al "Tardini". Per provare a vivere con un pizzico di serenità le feste e cercare di ripartire nel migliore dei modi, nel 2011, con qualche recupero in più. Montolivo in primis. Meglio non pensare, infondo, a quale clima si potrebbe respirare se, invece, la banda di Sinisa dovesse affondare anche a Parma. Il rischio di una panchina in bilico, in altri termini, tornerebbe drammaticamente d'attualità. E alla Fiorentina, oggi e soprattutto domani, serve tutto fuorchè incertezza sul futuro.