FESTA A PORTE APERTE

21.05.2013 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
FESTA A PORTE APERTE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La buona notizia è che per quest'anno abbiamo dato. Terminerà qui la sfida a distanza tra Fiorentina e Milan, e da oggi in poi sarà un po' più semplice digerire il boccone amaro e lasciare spazio alla soddisfazione e all'orgoglio. Viola e rossoneri si sono incrociati, e scontrati, in tutto tre volte, con esiti tra loro opposti. La lezione di calcio inferta a San Siro nel girone d'andata, il rocambolesco 2-2 interno griffato Tagliavento, e la beffa di Siena mentre i viola passeggiavano a Pescara. Dove per inciso, da domenica, abbiamo scoperto l'esistenza anche di tifosi così burloni da esultare per i gol di Balotelli e Mexes. Non che non ci avessero già dettagliatamente informati sui milan club abruzzesi, ma tant'è.

Piuttosto la fine del campionato, e la risposta prontamente fornita ieri dalla Fiorentina per bocca dell'a.d. Mencucci, sancisce anche la fine delle ostilità, al netto di eventuali diatribe di mercato. La Fiorentina, e Firenze, possono davvero, da oggi, cominciare a godersi il quarto posto, il ritorno in Europa, e il futuro che ricomincerà da quanto buono fatto sino a oggi. Una condizione paradossalmente opposta ai nostri avversari, divisi tra esoneri, rivoluzioni annunciate e poi smentite. 

Il tempo, di certo, non cancellerà un'altra amarezza difficile da comprendere e assimilare, ma al tempo stesso consentirà un po' a tutti di ritrovare quell'aria di festa che contraddistingueva i viola prima della trasferta di Pescara. Che il finale beffardo, ancora ieri, potesse alimentare soltanto la rabbia, del resto, era prevedibile, ma è da oggi che comincia il futuro della squadra di Montella, e sembrano già esserci anche tutte le prerogative che sia un gran bel futuro. Da casa viola, dalla proprietà al duo di mercato, filtra ancora più voglia di fare e di fare bene. Appuntamento perciò oggi per un ultimo allenamento stagionale a porte aperte. Per salutare tutti, e per applaudire tutti. Che siano destinati a restare in viola o ad andarsene. Una stagione così merita una festa.