FEBBRAIO 2013, Altalena viola fra imprese e batoste
Un febbraio più agro che dolce per la Fiorentina di Montella, che superato il gennaio maledetto si credeva già fuori dalla mini-crisi di inizio 2013. E invece la buona vittoria (2-0) sul Parma, che ha rappresentato il primo successo del nuovo anno, è stata solo una boccata d'ossigeno nella settimana che avrebbe portato alla pesante sconfitta di Torino. Sabato 9 febbraio, allo Juventus Stadium, è arrivato infatti forse il peggior ko stagionale: un 2-0, quello contro la Juve, che è andato ben oltre il semplice risultato e che ha rischiato di ridimensionare le ambizioni europee dei viola. Eppure, otto giorni dopo, nella trionfale notte del Franchi la Fiorentina schiantava l'inguardabile Inter di Stramaccioni, trovando nel 4-3-3, nell'esplosione di Ljajic e nel rilancio di Jovetic la chiave per tornare a sognare la Champions League.
Ma il febbraio altalenante dei viola si è chiuso al Dall'Ara: prima nel rinvio per neve della sfida col Bologna prevista per domenica 24, poi nell'ennesima sconfitta in rimonta contro Diamanti e compagni. Sei punti in quattro partite con perfetta alternanza di vittorie in casa e di sconfitte fuori: un viziaccio che sembrava scongiurato dalla brillante vittoria dell'Olimpico e che invece ha colpito i viola nella sconfitta di Cagliari dell'altro giorno. Ecco, forse proprio il mese di febbraio è l'emblema della Fiorentina di oggi, che ci mette un nonnulla a incantare i suoi tifosi e a sognare la Champions e ci mette altrettanto poco a ricadere nelle contraddizioni di una squadra che in trasferta continua a lasciare per strada punti che si rivelerebbero e si sarebbero rivelati importantissimi.