EQUILIBRIO VIOLA
Cosa governi un gruppo o meglio uno spogliatoio non è dato sapersi. A meno che non ci si viva all'interno. Le alchimie che regolano i rapporti all'interno di quegli spazi sono però fondamentali per una squadra di calcio. ll caso della Fiorentina di quest'anno è un perfetto esempio di quanto fragile ma allo stesso tempo importante sia il ruolo dello spogliatoio. Una stagione vissuta nelle difficoltà. Si diceva il gruppo fosse rotto già dagli ultimi tempi di Prandelli poi che Mutu avesse creato attriti insormontabili. Il tempo passava, le partite pure ma i punti arrivavano con il contagocce. Filo conduttore di questo andamento il solito problema del legame del gruppo, insomma qualunque fosse l'umore della squadra non cambiava niente. Poi è stato il tempo dell'esclusione dalla rosa di Adrian Mutu, motivo per illudersi che tutto sarebbe tornato alla normalità e con questa sarebbero arrivati anche i risultati. Niente di più falso. La Fiorentina ha continuato lo stesso a zoppicare in campionato fra alti e molti bassi. Quella che sembrava la panacea di tutti i mali, ovvero l'allontanamento del romeno, altro non era che l'ennesima stranezza del gioco delle parti all'interno dello spogliatoio viola. A stravolgere le carte in tavola per l'ennesima volta ci ha pensato Marco Marchionni.
"Su Mutu siamo contenti del suo reintegro e ci aiuterà ad affrontare questo momento non facile. Noi siamo con lui, in tutto e per tutto, per noi è importantissimo. Fra l'altro è un momento che potrebbe diventare bello da quì in poi." Parole importanti, sia chiaro, sopratutto per la Fiorentina ma che nessuno avrebbe pronosticato. Segno di una nuova svolta dentro le mura del Franchi che tutti si augurano sia solo positiva. Uno scherzo del destino ha voluto, infatti, che appena si è tornati a parlare del reintegro di Mutu le cose sono migliorate. Vittoria in casa con il Genoa e pareggio a Parma. E allora il campo dirà se i nuovi equlibri tra le docce della Fiorentina continueranno a produrre effetti positivi. Roba da psicologi.