EMERGENZA TOTALE
Piove sul bagnato in casa viola. Alle buone nuove su Pepito Rossi (che potrebbe addirittura recuperare per domenica con la Lazio), si è aggiunta oggi la notizia dell'infortunio di Ante Rebic - l'unico attaccante puro in rosa viola oltre a Gomez e Rossi. Il giovane croato dovrà stare fuori 3 settimane e salterà, oltre alla Lazio, le gare della sua nazionale e proverà a essere a disposizione per la sfida con la Juventus del 20 ottobre.
Ma è l'immediato futuro a preoccupare in casa viola. Giovedì in Europa League, infatti, Montella non potrà contare sugli infortunati Rossi, Gomez e Iakovenko, oltre che su Wolski, Rebic, Vecino e Vargas non inseriti nella lista Uefa. L'unica scelta possibile là davanti, insomma, sarà il rilancio di Josip Ilicic e l'opzione Matos Ryder, due giocatori mai partiti titolari finora e soprattutto non certo attaccanti di ruolo. L'alternativa è Joaquin (schierato seconda punta nel ritorno col Grasshopper), più credibile rispetto al Primavera Axel Gulin, convocato da Montella. L'assenza di Aquilani (non convocato per l'Ucraina) obbligherà poi Montella a un centrocampo con Borja Valero, Pizarro e Ambrosini. Ecco allora che i viola potrebbero schierarsi con un 4-3-3 in cui il tridente offensivo sarà composto proprio dal colombiano (o Joaquin) a destra, con Matos a sinistra e Ilicic prima punta. L'alternativa è un assetto che preveda il rilancio di Mati Fernandez.
E domenica sera con la Lazio? Montella cercherà di recuperare Rossi a tutti i costi, altrimenti senza Rebic potrà toccare ancora a Ilicic e Matos, oltre alle possibili sorprese Wolski e Vecino. E alla (nuova) certezza Vargas. Ma adesso c'è il Dnipro. Un problema per volta, per favore.