ED È DI NUOVO CORSA A PARTE
E due. Anzi, due e mezzo, contando anche la sospensione momentanea avvenuta durante la partita contro il Crotone. Se non è un record, poco ci manca... La decisione della questura di Pescara, arrivata dopo i ripetuti sopralluoghi effettuati dalla Protezione Civile del capoluogo di provincia abruzzese all'interno dell'impianto dello Stadio Adriatico quest'oggi intorno all'ora di pranzo, non ha lasciato dubbi: gara rinviata a data da destinarsi. Troppo pericoloso disputare la partita, non tanto per le condizioni del manto erboso, nei confronti del quale erano state prese le dovute precauzioni, ma degli spalti, che in molti punti presentavano pericolose zone ghiacciate. Non sussistevano dunque le condizioni minime di sicurezza. Dopo il Genoa, dunque (partita che però, va ricordato, era stata comunque cominciata per i primi 28') è già la seconda volta in questo campionato che la Fiorentina dovrà giocare una partita "in differita".
E, così come accadde dopo la sospensione in quel di Genova, si innescherà inevitabilmente l'effetto "corsa a parte". Per spiegarlo in parole più semplici: la Fiorentina sarà costretta nella sua rincorsa alle zone nobili della classifica con una partita in meno rispetto a gran parte delle concorrenti. Quel "-1" alla voce partite disputate porta poi a fare calcoli in proiezione futura, che però spesso non portano a nient'altro che una distrazione mentale. "Se la Fiorentina vincesse il recupero..." è la frase tipo che denuncia la presenza del virus nell'aria. In attesa di sapere la data ufficiale del recupero (la più quotata attualmente è il 18 gennaio) l'unica cosa certa che emerge da questo rinvio è la seconda corsa a parte di questa stagione della Fiorentina.