E' DI NUOVO TOUR DE FORCE
Udinese, Psv, Reggina, ancora Psv, Inter, Palermo, eventuale andata della semifinale Uefa e Sampdoria. Sette, forse otto partite tra il trenta marzo ed il ventisette aprile. Finita la tre giorni di Pasqua, la Fiorentina è tornata ieri al lavoro, pronta ad un nuovo ed estenuante tour de force. Gare decisive, crocevia di un campionato sinora esaltante per la truppa di Prandelli, quarta in campionato e con i piedi ancora ben saldi su due staffe: corsa per la Champions e Coppa Uefa.
Il primo passo verso l'Europa che conta si chiama Udinese. Una squadra in salute, fresca, tonica, con due furetti davanti, Di Natale e Quagliarella, e tanti giovani arrembanti vogliosi del grande calcio alle loro spalle. Dopo la vittoria contro la Lazio, i viola potranno finalmente ricaricare un po' le pile e preparare al meglio una delle trasferte più insidiose sul proprio cammino.
Mancherà ancora Gamberini, perno della retroguardia, tornerà Semioli a dar man forte sull'out esterno dell'attacco. Prandelli dovrà fare ancora una volta di necessità virtù, viste le squalifiche di Liverani e Mutu: Kuzmanovic e Osvaldo sono in preallarme. Toccherà probabilmente a loro andare all'assalto della corazzata di Marino.
Poi sarà la volta dell'Europa, quella da molti ingiustamente reputata di Serie B. Al Franchi arriveranno gli olandesi del Psv, forti di un primo posto in Eredivisie e con la testa puntata a Manchester, dove a maggio si terrà la finale di Uefa.
E poi ancora, la Reggina, una squadra in lotta per la salvezza, che giocherà sino al 90° con il coltello tra i denti, per poi volare in Olanda per affrontare il club della Philips tra le mura "nemiche".
Il tredici aprile sarà il turno di Inter-Fiorentina: Prandelli farà visita alla capolista, alla corazzata di Mancini, alla rosa multimiliardaria e multietnica di Moratti per poi affrontare, sette giorni dopo, il Palermo del cavallo di ritorno Colantuono. E ancora, l'eventuale semifinale di Uefa, tre giorni prima di un altro crocevia del campionato, contro la Sampdoria di Mazzarri.
Sette, forse otto gare, che segneranno indelebilmente il futuro della Fiorentina. La Champions si avvicina, a piccoli passi. La finale di Manchester anche. I viola sono pronti: vogliono arrivare in fondo, in entrambe le competizioni.