DUE SU DUE
Ventisei minuti e due assist: il primo, contro l'Udinese, nel 1' minuto di recupero nell'esordio viola in campionato, con un lancio di trenta metri degno del miglior Antognoni; il secondo, ieri in prossimità del fischio finale, con un preciso rasoterra che Toni trasforma nel colpo del definitivo ko per la Lazio. In mezzo a queste due perle, un lungo calvario che sembra ormai finito. Si può riassumere così la stagione di Alberto Aquilani in maglia viola, un'avventura cominciata con il sorriso, proseguita con tanti dubbi e fortunatamente di nuovo tornata ai vecchi fasti.
Del resto, che l'assenza del principino si fosse sin qui fatta sentire lo aveva più volte ripetuto anche lo stesso Montella, privato per sette importantissime partite (tre delle quali con le attuali prime squadre in classifica) del suo numero 10 nonché dei suoi proverbiali colpi di genio da fuori area, un'arma taglientissima che serve come il pane all'attuale Fiorentina, dove fino ad ora è andato in gol solo un centrocampista (Romulo, a San Siro contro l'Inter).
A Genova, dunque, potrebbero finalmente a scendere in campo dal 1' i centrocampisti delle meraviglie, quel terzetto da sogno che Firenze attende di vedere assieme da settimane; con Borja Valero ed Aquilani infatti, che contro il Grifone potrebbe addirittura scendere in campo dall'inizio, tornerà anche Pizarro, ieri costretto alla tribuna per squalifica. Firenze, adesso, può veramente sognare.