DUALISMI POSITIVI
Durante la conferenza stampa di oggi, Mattia Cassani ha espresso un concetto molto importante circa il suo ruolo in squadra: “Per quanto riguarda il ballottaggio con De Silvestri non ci sono problemi. I nostri rapporti sono ottimi e giocherà chi sta meglio”. Specialmente l’ultima frase rappresenta quello che, almeno a parole, ha sempre detto anche il tecnico Sinisa Mihajlovic, e cioè che nella sua Fiorentina non ci sono titolari, e che in campo ci andrà chi starà meglio di condizione.
Andando nello specifico, però, alcuni casi di titolarità indiscussa, almeno per il momento ci sono: prendiamo ad esempio Boruc, situato al centro di un dualismo più mediatico che reale con Neto, visto che pochi giorni dopo la partenza di Frey per Genoa, Mihajlovic affermò che il titolare sarebbe stato il polacco. C’è poi il neo capitano Gamberini e il redivivo Pasqual. Più avanti, Montolivo se non avrà problemi di sorta con la vicenda contrattuale, Behrami (Kharja e Munari sono, comunque, ottime alternative)ed il trio d’attacco Jovetic-Cerci-Gilardino (con alle spalle gli scalpitanti, chi per un verso chi per un altro, Ljajic-Romulo-Santiago Silva), saranno tutti, almeno all’apparenza, intoccabili.
Proprio Cassani poi, seguendo le ultime indicazioni date dal tecnico gigliato, avrà le chiavi dell’out destro, ma con un Lorenzo De Silvestri sempre pronto a sfruttare al meglio ogni minimo errore o calo di concentrazione dell’ex Palermo. Lollo, in fondo, è uno abituato a lottare e a sudarsi il posto, viste anche le continue staffette avute con Comotto le stagioni precedenti. Per ora dunque spazio a Cassani, in futuro si vedrà, ma il ballottaggio non è ancora del tutto chiuso. Rimanendo in difesa, accanto a Gamberini, una selva di nomi: Natali (al momento il primo della lista), Kroldrup, Nastasic, Felipe e Camporese, con i primi tre pronti a darsi battaglia per la maglia accanto al capitano, e con l'ex Udinese fuori dai giochi e la rivelazione dello scorso anno rispedito in primavera per non perdere un anno prezioso.
Infine c’è il dibattito degli ultimi giorni, quello che in teoria non ti aspetti: Vargas che rientra in gruppo, ma Lazzari che dovrebbe giocare titolare. La scelta di Sinisa, in questo caso, è presto spiegata: gioca chi sta meglio. Il peruviano è stato diversi giorni fermo e mentalmente non è in perfette condizioni, quindi spazio all’ex Cagliari, anche se in futuro, con buone probabilità, la scelta del tecnico serbo cambierà direzione. Con la consapevolezza e la tranquillità scoperte domenica scorsa: giocheranno i migliori, o comunque quelli che staranno meglio e saranno costantemente stimolati da altri potenziali attori protagonisti. In caso di assenza dei titolari, comunque, le così dette riserve di certo non li faranno rimpiangere.