DI DOMAN NON C'È CERTEZZA
Sembra non trovare un epilogo la telenovela sulla ripresa del calcio giocato. Eppure qualche certezza in merito alla questione sarà necessaria entro breve, considerando che eventualmente i campionati dovranno riaprire i battenti al massimo a giugno. Nel frattempo assistiamo a un quadro confusionario e quanto mai imprevedibile, con le istituzioni calcistiche che dal canto loro reputano indispensabile il ritorno in campo. Vedi il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che soltanto ieri ha dichiarato: "Non firmerò per lo stop: è la morte del calcio".
I dubbi arrivano dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, il quale rivendica la necessità di un piano B retenendo insufficiente il protocollo per la ripresa presentato dalla FIGC. Intanto la sua decisione di permettere gli allenamenti individuali nei parchi ma non nei centri sportivi sta facendo ampiamente discutere. Anche chi almeno sulla carta ne sa di più, vedi il presidente dell'associazione medici di calcio Enrico Castellacci: "Non capisco come non si possano fare degli allenamento individuali su un campo che venga ben frazionato".
Nella giornata di oggi Comitato tecnico-scientifico, ministero della Salute e FIGC faranno avere una risposta al CONI relativamente al nuovo testo del protocollo, il quale per forza di cose presenta misure complesse e a questo punto presumiamo opinabili, come quella concernente la distanza di sicurezza tra calciatori: questa verrà infatti calcolata in riferimento alla velocità di spostamento dell’atleta stesso e non ci si limiterà al metro e mezzo.
Altra perplessità, non meno importante, fa capo allo scontro che si profila tra Lega e televisioni per i diritti tv. Le società di broadcasting non intendono saldare la sesta rata, proponendo al massimo un piano di sconti che preveda 210 milioni di perdita in caso di ripartenza e 440 in caso contrario. Ma si tratterebbe ugualmente di perdite potenzialmente enormi, che una Serie A già abbondantemente indebitata non è disposta a sostenere. Non si escluda una battaglia per vie legali.