DERBY ARGENTINO
Quella dell’Allianz Stadium sarà una notte davvero speciale per German Pezzella, che si ritroverà all’improvviso a respirare l’aria della Nazionale che lo vedrà poi protagonista nelle gare di qualificazione con la sua Argentina contro Perù ed Ecuador. Una sensazione nuova che l’ex Betis vivrà però… al contrario. Sì perché se a inizio ottobre con la maglia albiceleste addosso il suo compito, oltre che difendere, sarà quello di pregare che Dyabala là davanti faccia il suo dovere, domani sera a Torino al di là dei convenevoli di rito dovrà avvenire l’esatto opposto. Sperando che la Joya, in gol da quattro partite consecutive, incappi in una serata “no”.
I numeri dell’argentino della Juve del resto sono impressionanti e con i suoi otto gol, Dybala ha contribuito a infrangere due tabù: nessun giocatore bianconero prima di lui infatti era riuscito a segnare così tanto nei primi quattro turni di campionato, con i campioni d’Italia che con questo indispensabile supporto hanno eguagliato l’avvio della stagione 1959/1960, quando segnarono 13 gol nelle prime quattro partite (da allora non ci erano più riusciti). Cifre da capogiro alle quali si uniscono anche quelle del rendimento casalingo degli uomini di Allegri che contro la Fiorentina hanno perso solo una delle ultime 25 partite (l’ultimo successo viola fu quello targato Osvaldo al 93’).
Ecco perché per Pezzella la sfida di domani a Torino assumerà un contorno tutto speciale. Così come intende esserlo anche per altri due argentini per il momento non considerati dal ct Argentino Sampaoli, ovvero Simeone e Higuain. Il primo per questione d’età e di abbondanza nel reparto offensivo, il secondo mer motivi… assai misteriosi, ma che probabilmente hanno a che fare con l’inizio di stagione mostre di Icardi e di quello un po’ col freno a mano del Pipita. Casi specifici a parte, quel che è certo è che la gara di domani avrà un forte retrogusto di tango argentino.