DELIO ROSSI-DEL NERI, Cosa cambierebbe tatticamente

27.10.2011 10:30 di  Marco Conterio   vedi letture
DELIO ROSSI-DEL NERI, Cosa cambierebbe tatticamente
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Fornasari

Fantacalcio e fantallenatori. Aspettando il Genoa, e forse anche il Chievo, la Fiorentina conferma la fiducia a Sinisa Mihajlovic. In silenzio, decidendo di non prendere posizioni nè di lanciare comunicati. Questo è e questo rimane, a patto che poi la rotta cambi nettamente. Le sensazioni non positive, però, inducono la città a esser lungimirante ed a guardare al domani. Rossi e Del Neri. Cosa cambierebbe tra i due allenatori, a livello tattico?

S'intende, sono tutte supposizioni e ragionamenti a bocce ferme. Però, nelle eventuali e possibili scelte della Fiorentina, conteranno anche questi fattori. Poi Dunga, Spalletti, Lippi, Ballardini, Marino. Altri nomi ed altre idee, ad oggi più suggestioni o strane ipotesi, più che realtà concrete. Anche perché quella dell'oggi e del domani si chiama Sinisa Mihajlovic. Però Firenze già s'interroga e per questo dilettarsi non è certo peccato in periodo di incubi e crepuscolo delle emozioni.

GIGI DEL NERI  - 4-4-2 - Una faccia, uno schema. Centrali di difesa bloccati, terzini che spingono, esterni che macinano chilometri, due frangiflutti in mezzo al campo, un attaccante di peso ed uno mobile. E' lo schema più antico del mondo, che fa più calciobalilla che calcio giocato. Valorizzerebbe Vargas sulla sinistra ed aprirebbe l'interrogativo di chi metter sulla destra. Chi resterebbe, poi, fuori dagli schemi tattici? Behrami confessa di non gradire il ruolo di mediano ma, stante l'ipotesi Del Neri, lui e Montolivo andrebbero di fatto in mezzo al campo. E Kharja? E Lazzari? E Cerci? Già, Cerci. Perché Del Neri ha sempre avuto esterni che spingono e coprono e il presunto Henry di Valmontone non è certo tale. La difesa andrebbe certo bene, ma il centrocampo sarebbe quasi tutto un incognita e tanti gli uomini fuori dallo schema 4-4-2.

DELIO ROSSI - 4-3-1-2 o 4-3-2-1 - Qui gli schemi sono leggermente più consoni a quelli ora utilizzati e forse anche agli uomini. Soprattutto il secondo, perché l'albero di Natale è un po' il modulo di Mihajlovic stringendo gli esterni e magari cercando di includerli di più nel gioco. Perché oggi Cerci e Jovetic sono avulsi da schemi tattici e troppo salvatori della patria una volta al piede. Il problema sarebbe in occasione del primo schema, che di base è quello preferito da Rossi: l'uno dietro le punte, magari, potrebbe essere Lazzari ruolo già ricoperto a Cagliari.