DALLE PAROLE AI FATTI
Tra striscioni (alcuni anche esilaranti), saluti, pioggie d'acqua e pioggie di fischi si conclude la stagione casalinga dei viola. "Questa partita è lo specchio dell'annata" dice Adv nel post partita (oramai diventato più importante della partita stessa, sarà mica un segno dei tempi?). E come dargli torto. La buona Fiorentina del primo tempo, si "inchina" nel secondo al Bologna probabilmente più motivato dalla ricerca della salvezza. E questa partita desolante è quello che i nostri ci regalano ad eredità di tutta l'estate. Con negli occhi questa ennesima, triste (ci si è messa anche la pioggia), domenica si comincia la revolution. Mica male per cominciare la stagione prossima ventura.
Intanto arrivano (questa volta dal prepartita) le parole di Pantaleo Corvino. Che ammette di ritenere Montolivo e Jovetic centrali al progetto e di essere in partenza per il Sudamerica. L'ultima volta che è andato nei paesi latino-americani ha riportato Neto, che sia la volta di un altro portiere? No, si scherza. Serve ben altro. Soprattutto centrocampisti, visto che Donadel e Santana hanno oggi ufficiosamente salutato e ringraziato la compagnia.
A questo proposito sinceramente toccanti gli striscioni per i due. "Non a caso il 7 ci accomuna, grazie Mario e buona fortuna" quello per Santana a firma Settebello. E "Donadel esempio di grinta e professionalità, sarai sempre il benvenuto in questa città" quello per il mediano di Conegliano. Insomma, grazie e arrivederci. Non un addio, per due ragazzi che sono stati il fulcro ed il centro dello spogliatoio in questi anni. Buona Fortuna e tanti applausi.
O almeno abbastanza. Visto che, il Franchi di oggi, complice anche l'autunno fuori stagione, era desolatamente vuoto. Non più di ventimila tifosi erano accorsi a salutare la squadra. Vengono in mente i mille ed uno ragionamenti sul nuovo stadio, sulle coperture, su Cittadelle varie. Intanto i tifosi si prendono l'acqua e buonanotte al secchio. Capacità italiche di organizzazione e progettazione.
Certo è che dare colpa alla pioggia sarebbe guardare solo una faccia della Luna. Impossibile pensare che il deserto sia dovuto soltanto alle condizioni atmosferiche. E qui si ritorna alla capacità di entusiasmare e di coinvolgere che questa società ha perso da tempo. E Non solo attraverso qualche soldo in meno sul mercato, soprattutto attraverso quella freddezza tipica della contabilità a tutti i costi che ha avvelenato Firenze.
Allora bene che Adv si dimostri reattivo nel rettificare le dichiarazioni su "progetti Udinese" e dintorni. Bene che sudi, sbuffi e gioisca in tribuna come se si fosse in un ottavo di Champions invece che in una balorda partita di fine campionato. Bene che si voglia comunque investire e si voglia una Fiorentina formato Europa (League, purtroppo). Però, adesso che la stagione è finita, non contano più le parole per quanto accorate che siano, contano i fatti. E, a prescindere da guelfi e ghibellini, tutti si aspettano un nuovo inizio, ciclo se volete, da cui ripartire.