DALLE PAROLE AI FATTI
L'asta è aperta. Le parole dell'ad Mencucci che hanno sancito l'indipendenza più totale tra le trattative di Jovetic e Mario Gomez apre ufficialmente le danze per la corsa al montenegrino, una competizione che però - al momento - non vede un corposo numero di partecipanti. Se escludiamo infatti la Juventus (che per i viola oltre a non rappresentare affatto un interlocutore privilegiato è anche costante motivo di irritazione, per le metodologie con cui sta gestendo la trattativa JoJo), sul tavolo dei viola non è stata ancora presentata una reale e congrua offerta per il gioiello montenegrino. Se poi si aggiunge che quella bianconera non soddisfa minimamente le richieste viola, il giochino resta bloccato. City, Chelsea e Real restano alla finestra e la Fiorentina spinge per trovare una sistemazione estera al giocatore, sperando che dall'estero si passi quanto prima dalle parole ai fatti.
In tal senso sono arrivate nella serata di ieri le parole di Dejan Savicevic, presidente della Federazione montenegrina che nei confronti di Stevan ha sempre avuto parole di grande stima (cosa che, al contrario, raramente ha avuto per Firenze). L'ex stella del Milan ha esortato Jovetic ad andarsene quanto prima sottolineando, ad onor del vero giustamente, il clima insopportabile che in città si è già creato attorno al fantasista dopo l'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Una gesto poco gradito dalla piazza, che adesso aspetta solo la sua partenza per poter abbracciare Mario Gomez. Per il tedesco è solo questione di tempo: l'accordo col giocatore c'è e resiste da tempo, mentre manca ancora quello tra viola e Bayern Monaco, che - al pari dei gigliati per JoJo - pare non voler scendere dalla sua iniziale richiesta di venti milioni di euro.