DA ZERO A CENTO

20.11.2018 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
DA ZERO A CENTO
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quando sei al primo ritiro, sei il più giovane, eppure fai già la differenza significa che hai qualcosa in più”. A parlare così è Gonzalo Rodriguez, primo capitano di quel Federico Chiesa lanciato in campo da Paulo Sousa, alla prima di campionato a Torino contro la Juventus. Un predestinato, Federico, che in pochi anni ha scalato qualsiasi classifica. Arrivando a essere il primo giocatore per dribbling della serie A e già una colonna portante della rinnovata Nazionale di Roberto Mancini

Roba da far invidia a più forti, per un ragazzo cresciuto nel vivaio ma esploso in prima squadra nel giro di un paio di stagioni. Tanto che oggi, complice l’infortunio di Pezzella, per lui è pronta anche la fascia da capitano. Quella stessa fascia onorata da Gonzalo Rodriguez, prima, e Davide Astori è diventata simbolo di questo gruppo, passando da Badelj a Pezzella fino a lui, il più giovane del gruppo ma anche quello con le maggiori aspettative e attenzioni. 

Non è un caso che ancora una volta, nel bel mezzo della sosta, si sia tornati a parlare di Chiesa in chiave mercato. Per le sirene italiane comandate da Spalletti e dall’Inter, ma anche per quelle estere visto che dall’Inghilterra, o dalla Germania, non sembrano mancare gli interessamenti. Per il momento, intorno a Chiesa, si è fermato anche il tam tam su un adeguamento di contratto che spetterebbe a chi, come lui, si porta dietro valutazioni da far girare la testa. 

Di sicuro la Fiorentina sa già che la prossima sarà un’estate da trascorrere dietro le barricate per provare a difendere il proprio gioiello sperando che anche da parte sua arrivi una decisione definitiva che tenga conto del suo percorso fiorentino. Perché se la Fiorentina di oggi deve molto a Federico è altrettanto vero che con la fascia da capitano, domenica a Bologna, anche il Chiesa di oggi deve molto a questi colori.