DA TONI A MUTU, Due anni dopo la storia si ripete...?

07.06.2008 09:52 di  Matteo Magrini   vedi letture

Estate 2006. Impazza Calciopoli. La Fiorentina viene prima mandata in serie B, poi "torna" in A, ma con una penalizzazione di diciannove punti. Nel frattempo, la Nazionale di Marcello Lippi trionfa al Mondiale tedesco. Al centro dell'attacco azzurro gioca Luca Toni. Il numero nove della Nazionale Campione del Mondo viene da una stagione strepitosa con la maglia della Fiorentina: 31 goal in campionato e qualificazione alla Champions League. Peccato che questa venga spazzata via dal ciclone di quell'estate. Luca non ci sta. Ha assaporato il gusto della vittoria, e non vuole più dimenticarselo. Ma, soprattutto, ci sono tutti i più grandi club europei pronti a ricoprirlo d'oro. La tentazione è forte, irresistibile, tanto che il bomber modenese, in una confrenza stampa, annuncia: " Ho quasi 30 anni, sono esploso tardi. Con la Nazionale ho capito cosa vuol dire vincere e voglio continuare. Ho voglia di fare la Champions e con la Fiorentina per ora non è possibile. E poi, onestamente, posso andare a guadagnare il triplo". Chiaro, ma soprattutto, corretto. Corvino ascolta, e non sembra opporsi. Trova l'accordo con l'Inter per 25 milioni ed intanto blocca Amauri, a quell'epoca in forza al Chievo. Ma Diego Della Valle non ci sta. Siamo a San Piero, in ritiro. E' Agosto. Il patron viola incontra il suo ragazzo e lo convince a rimanere: " Un altro anno, tiraci fuori da questa brutta situazione, l'anno prossimo ti lasciamo andare". Il resto è storia recente. Adesso, due anni dopo, ci risiamo.

 

Questa volta a tormentare l'estate dei tifosi viola ci penserà Adrian Mutu. E' di ieri l'ufficialità di una sua richiesta di aumento che, per la verità, sa tanto di richiesta di cessione. Troppi i 4 milioni di euro annui chiesti dal giocatore per rimanere. E lui lo sa. Nessuno se lo aspettava, Adrian, ed è questo che fa male, ha sempre dichiarato amore per Firenze e la Fiorentina, ha sempre messo in secondo piano i soldi. Questo, Luca Toni non lo ha fatto, è sempre stato onesto e leale. I tifosi sono arrabbiati, ma soprattutto delusi, si sentono traditi, traditi da colui che ritenevano il diamante più prezioso della loro amata Fiorentina. Adesso non resta che aspettare. Siamo sinceri. Al momento le possibilità che Adrian resti a Firenze sono molto basse, diciamo un 5 %. Ma chissà. Lo stesso valeva per Toni due anni fa. Una cosa è chiara. Deve intervenire Diego Della Valle. Solo lui e "Papà Prandelli" possono far cambiare idea a Mutu. Solo loro possono far capire al loro pupillo che i soldi non sono tutto, che l'amore smisurato di Firenze e dei Fiorentini è un bene più prezioso, che provare a vincere in questa città vale più di qualsiasi vittoria in qualsiasi altra città o squadra. Sarà un estate di passione. Quel che è certo è che non si ripeterà quanto successo con Toni. Se Mutu decide di restare, non sarà per una sola stagione. O il legame diventa forte, intenso, vero, o il rumeno sarà ceduto, subito, al miglior offerente. Su questo non ci sono dubbi. L'estate ancora non è cominciata, ma a Firenze fa già caldissimo. Come due anni fa, come con Luca Toni. Firenze freme, non vuole perdere il suo Fenomeno. Ma solo alle sue condizioni, alle condizioni della società, alle condizioni dei Della Valle e di Corvino, alle condizioni, caro Adrian, di Cesare Prandelli. Come due anni fa, come con Luca Toni. A Firenze, d'estate, fa sempre molto caldo.