DA SEI PARTITE NON SI VINCE E SI CONTA I TIRI IN PORTA
Anche il Lecce ci è passato avanti e non riesco ad essere contenta del pareggio che la Fiorentina ha agguantato in extremis contro l’Empoli o forse dovrei perché quanto racimolato nelle ultime giornate è imbarazzante: 2 punti in 6 partite ma fa ancora più effetto scrivere 2 punti su 18 a disposizione. Non mi consola il cammino in Conference e, se ce ne fosse stato bisogno, la gara di ieri fa capire come il livello del Braga visto giovedì sia quello di una squadra di serie modesta perché quando ne incontri una ben messa in campo ed organizzata nel gioco, fai la figura fatta con l’Empoli rischiando di perdere la terza partita di fila a Firenze.
Vedere la Viola in campionato è diventato un supplizio e la passione, la dedizione, l’amore per la nostra squadra è messo a dura prova settimana dopo settimana e il guaio è non vedere via d’uscita anche se il cammino è ancora lungo, ma pure irto di insidie. La prima è proprio quella che ci aspetta al prossimo turno quando andremo a Verona e i gialloblu, a caccia di punti per risollevarsi, sono un avversario da prendere con le molle. Il problema comunque non sono le compagini che andremo ad affrontare ma i nostri calciatori, il Mister e senza dubbio la società che gli ha messo a disposizione delle individualità non proprio eccellenti.
Anche il tecnico però comincia ad avere le sue colpe e quello che abbiamo visto lo scorso anno pare ormai il prodotto di una bella congiunzione astrale dove brillavano stelle come Vlahovic, Torreira e pure Odriozola. Il discorso è monotono, mi sto sulle scatole da sola, ma come cantava Caterina Caselli “la verità ti fa male, lo so” e i fatti sono lampanti, Italiano pare che non riesca più a gestire la rosa (perché contro l’Empoli non sono entrati Castro o Brekalo? Che fine ha fatto Bianco?) e il nostro gioco è così scontato che tutte le squadre ci fanno palleggiare, con un possesso fine a sé stesso, per poi colpirci. E poi i discorsi che l’allenatore fa dopo ogni partita fanno venire la smania: siamo arrabbiati, ci dispiace, dovevamo vincere noi, ci manca concretezza e giù con la sagra delle banalità. Poi ci ricorda che la Fiorentina ha fatto ieri 30 tiri in porta, ma se alla fine fai solo un gol fatti qualche domanda, non è la quantità che conta.
Vogliamo poi parlare della roulette degli attaccanti? Ora non voglio pensare che l’accostamento di Jovic da parte di qualcuno al nostro grande, unico ed inimitabile Batistuta abbia dato al serbo la consacrazione a “bomber della Fiorentina”, come recitava un coro che cantavamo a Bati, perché è un’offesa alla storia viola. Resta comunque palese come quando Luka giochi in campionato (3 gol all’attivo) non metta la stessa motivazione di quando gioca in Europa dove ha segnato 6 gol ma dove forse ha incontrato difese non proprio arcigne. E allora perché non far giocare Cabral che a Braga ha fatto pure lui 2 gol in soli 15 minuti? Arturone almeno ci mette impegno, non è un campione ma apprezzo il suo darsi da fare che anche domenica pomeriggio ci ha tolto almeno dall’imbarazzo della terza sconfitta casalinga.
Non sto poi ad elencare le prestazioni scialbe e infarcite di errori dei nostri ragazzi, dalle incertezze di Terracciano, ad una difesa non proprio infallibile dove salvo solo Quarta che ha provato anche a segnare, dall’involuzione e lo svarione enorme di Amrabat che ha provocato il vantaggio dell’Empoli, per non parlare degli esterni che deludono sempre di più. Alcuni calciatori, mi duole dirlo, hanno delle defaillances continue e il momento no e una classifica deficitaria non aiutano certo a giocare tranquilli ma “aiutati che Dio t’aiuta” perché i tifosi non meritano delusioni in serie.
Poi succede che qualcuno si arrabbia vedendo la Fiorentina al 14° posto e comincia a urlare, come successo nel post gara contro Barone. Ritengo che la maleducazione vada bandita, che ci sia modo e modo di esprimersi, ma contestare credo che sia sacrosanto perché non si può essere contenti di quello che si vede e confidare in assoluto nella Conference e nella possibilità di arrivare in finale di Coppa Italia. Tutto bello, ma le coppe per mettere qualcosa in bacheca e arrivare in Europa vanno vinte e non sfiorate. È ormai dai tempi…dei Medici che non si vince qualcosa!
La Signora in viola