DA DIEGO AD ALBERTO, Tutte le mani galeotte
Il più famoso, importante e irridente dei gol di mano rimane quello realizzato da Diego Maradona, al 6’ del secondo di Inghilterra-Argentina (quarto di finale della Coppa del Mondo, in Messico), il 22 giugno 1986. Quella prodezza sull’uscita di Peter Shilton è entrata a pieno titolo nella storia del calcio. Quel giorno «Il gol è stato regolarissimo, perfetto, semmai c’è stata la mano de Dios». Chissà come Alberto Gilardino ricorderà il suo gol di mano realizzato nello stadio Barbera, proprio nella porta che sta sotto la curva del tifo organizzato. Qualcuno già lo chiama GilarDios, irridente anche la sua esultanza dopo l’1-0 dei viola. Non mancano, nella storia del calcio, episodi come quello di Palermo o di Città del Messico. Anche il perugino Milan Rapajc segno con la mano il 6 aprile 1997, contro il Napoli (arbitro Marcello Nicchi di Arezzo).
Fra i precedenti di gol segnati con la mano ce n’è uno che riguarda anche un Napoli-Perugia del campionato’76/77, che fini’ 1-1. Era la 14/a giornata d’andata, si giocava a Bologna per la squalifica del San Paolo (l’arbitro era Pieri senior di Genova) e a pareggiare il gol del perugino Scarpa fu Beppe Savoldi all’85’, appunto con una mano. Il 13 maggio 1939, invece, toccò a un azzurro, Silvio Piola, il compito di far arrabbiare gli inglesi, che erano andati in vantaggio con Lawton, in una sfida che aveva un sapore mondiale. L’ala destra Biavati aveva pareggiato al 49’, ma al 65’ Piola, nel tentativo di colpire il pallone con una rovesciata acrobatica, si sbilanciò, toccando il pallone con un pugno e spedendolo alle spalle del portiere inglese. Fu lo stesso Piola, 15 anni dopo, a confessare l’episodio. Chi di mano ferisce, di mano perisce: l’Argentina, infatti, il 17 luglio 1995, subì un gol di mano dal brasiliano Tulio. Decisiva si rivelò la rete di Vata, nella semifinale di Coppa dei Campioni vinta dal Benfica per 1-0 contro il Marsiglia, il 19 aprile 1990.