COUNTDOWN AL MERCATO
Due partite e una decina di giorni, poi sarà di nuovo mercato. La finestra invernale si presenta diversa rispetto al previsto, più lunga rispetto alle due settimane inizialmente decise, ma certamente riveste un ruolo centrale nelle future vicende della Fiorentina. Le ultime uscite dei viola hanno mostrato una difesa tornata solida e affidabile (Milenkovic, Pezzella e Hugo garantiscono affidabilità) ma anche un attacco dove manca dialogo. Chiesa ha deciso la sfida di San Siro con una giocata delle sue, ma gol a parte tende a intestardirsi troppo, senza contare che Simeone e Mirallas sono tornati a toccare pochissimi palloni. Quanto a Pjaca Pioli ha ribadito la sua importanza ma in modo o in un altro andrà recuperato.
Se al quadro si aggiunge un centrocampo che raramente è cambiato non c'è dubbio sulle chiare indicazioni che arrivano dal campo: ai viola serve un rinforzo davanti, ma un'alternativa in mezzo in più di certo non guasterebbe. Nelle gerarchie ha preso quota soprattutto la candidatura di Gabbiadini in procinto di lasciare il Southampton. Per l'attaccante le sirene italiane (c'è anche il Bologna) sono più attraenti di quelle dell'est Europa, si tratta semmai di capire come convincere gli inglesi alla formula di un prestito che per i viola resta un imperativo. Dietro a Gabbiadini, comunque, il nome di Sansone del Villareal resta valido, certamente più di Muriel sul quale è il Milan a vantare una posizione di maggior vantaggio. Quanto a Stepinski del Chievo molto dipenderà anche dal futuro di Vlahovic che potrebbe finire in prestito.
E se in attacco la rosa dei candidati si sta stringendo a centrocampo le idee sono invece più ad ampio spettro. Fino ad ora la Fiorentina ha valutato soprattutto profili esteri: il norvegese del Genk Berge, il polacco Under 21 Zurkowski, il giovanissimo francese Loiodice del Digione, ma di recente si è tornati a considerare anche il nome di un italiano come Viviani della Spal che i viola avevano già tenuto d'occhio. Di sicuro qualche uscita ci sarà, da Maxi Olivera a Thereau, e Corvino potrebbe racimolare ulteriori disponibilità per consegnare a Pioli, a fine gennaio, una squadra più completa di quanto non lo sia a ridosso delle ultime due gare dell'anno. Tutto sta nel chiudere al meglio l'anno e saper leggere quanto ha raccontato il campionato fino ad ora.