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Estenuanti minuti di attesa. Che si sono pian piano trasformati prima in ore e poi in giorni. Non deve essere certo un esercizio piacevole essere un tifoso del Milan in questi istanti. Così come non lo è affatto esserlo della Fiorentina, visto che i destini dei due club sono ancora una volta incrociati. E in ballo, manco a farlo apposta, c'è di nuovo l'Europa, un traguardo inseguito a lungo nell'ultimo campionato tanto dalla formazione di Gattuso, quanto da quella di Pioli, beffata al fotofinish di un campionato a suo modo emozionante.
Quella di oggi si annuncia però essere la giornata decisiva sul fronte sentenza Uefa. Sarà infatti impossibile andare oltre la data di oggi, dato che il tempo stringe e il Milan ha la necessità di organizzare il prima possibile quello che ormai sembra essere un ricorso al Tas di Losanna inevitabile. Le sensazioni, nonostante il lungo temporeggiamento dell'organo ufficiale del calcio europeo, sono in ogni caso rivolte al peggio. Per i rossoneri, sia chiaro: almeno un anno di esclusione dalle coppe europee più una multa di 30 milioni di euro da pagare in parte subito e in parte all'inizio della stagione sportiva 2019/2020 (in base ai risultati ottenuti nel prossimo campionato). In pratica, un bagno di sangue.
Una decisione che innescherebbe il tanto auspicato effetto domino che comporterebbe il ripescaggio della Fiorentina al secondo turno preliminare di Europa League e la "promozione" dell'Atalanta alla fase a gironi del torneo. Tutto questo salvo il nuovo ribaltone che potrebbe arrivare da Losanna, ma che ad oggi (complici le incertezze societarie del Milan, con la trattativa per la cessione del club a Commisso che si è improvvisamente bloccata) sembra improbabile, visto che la sentenza che emetterà oggi la Uefa - raccontano fonti vicine al pool di Nyon - sarà a tal punto dettagliata che renderà arduo qualsiasi appiglio per mister Li.