CORVINO, Prandelli con noi anche l'anno prossimo
Queste le dichiarazioni del direttore sportivo viola Pantaleo Corvino, che oggi parlerà al posto di mister Cesare Prandelli, al termine della partita contro l'Udinese.
MIXED ZONE: "Se credo a qualcosina di più rispetto all'Europa League? Si, come ho già detto, nell'uovo di Pasqua vorrei trovare la quinta qualificazione alla Champions League. E' un sogno ma ci credo. Sarebbe il giusto coronamento alle nostre fatiche: abbiamo lottato per tutta la stagione su tre fronti, anche rischiando".
SALA STAMPA:
Su Asamoah "E' un giocatore interessante ma, con una Fiorentina impegnata ancora su due fronti, penso sia meglio riparlarne casomai a fine campionato nell’ottica di un miglioramento della squadra.
Su vicenda Prandelli-Della Valle: "Non è la prima volta che Prandelli non parla e che i Della Valle non sono presenti allo stadio, non c’è un motivo del perché non venga il mister in Sala stampa, io penso abbia già parlato di certi argomenti con voi ieri e per questo eviti di tornare qua oggi. Ogni uno di noi ha un sogno, io qui ho sognato dal primo giorno che sono arrivato. Sognavo di arrivare in Champions e ce l’abbiamo fatta, ho sognato di essere un protagonista nella piazza che amo e penso di avercela fatta, ho sognato successi nel settore giovanile gigliato ed in alcuni casi li abbiamo raggiunti. Se fossi il DS del Real Madrid sognerei di vincere la coppa campioni, essendo il diesse della Fiorentina penso si siano raggiunti ottimi risultati. Io tengo molto a Prandelli e lo sfogo del nostro Patron è stato fatto da tifoso. La nostra proprietà non parla con i giornali. La società da un anno e mezzo ci ha detto, a me e Prandelli, che dovevamo guardare al bilancio, ed in attesa di risorse economiche diverse, di rimanere vicino alle prime quattro del campionato per approfittarne di un loro passo falso. Se poi il patron fa uno sfogo da tifoso penso ci possa stare, tanti altri presidenti delle altre squadre lo fanno e non succede mai niente. Noi abbiamo la società vicina, ci hanno detto che vogliono continuare con noi anche per il futuro. Lo sfogo di Della Valle è stato fatto perché c’erano troppe voci sul nostro allenatore. Io ho creduto sempre nella Fiorentina, nella mia società ed anche quando ci sono state voci, ed in qualche caso non erano solo voci, io ho detto chiaramente qual' era il mio punto di arrivo ovvero Firenze. Dopo tanti anni siamo riusciti a partire con un mini centro sportivo e sono fiducioso che possa realizzarsi anche la Cittadella perché io credo molto nella società ed in Firenze. Stiamo aspettando la semifinale di Coppa Italia per avere le idee chiare sulla prossima annata, su quali saranno gli uomini da acquistare e quelli da cedere. Lo sfogo di Diego Della Valle è dettato dal fatto che non vuole perdere il proprio allenatore"
RAI: "I cori per Prandelli? I tifosi hanno sempre acclamato il nostro allenatore, e stavolta non avrebbero potuto fare diversamente. Il nostro patron è anche un tifoso e ha voluto dare una manifestazione di affetto. Se come dice Prandelli si è trattato di un licenziamento? No, ripeto, una dimostrazione d'amore. Da un anno e mezzo la proprietà ha detto che non era più possibile lottare per lo scudetto, ma questo non significa ridimensionarsi. Se Prandelli sarà sulla panchina della Fiorentina anche l'anno prossimo? Certo, perché lo vuole la società e lo vuole Prandelli".
SKY: "Sarebbe bello parlare della partita e di questa Fiorentina che ha battuto l'Udinese, che è squadra di grande rispetto. La Fiorentina si era inceppata immeritatamente a Catania, questa è dimostrazione di gruppo forte, oggi c'erano tante assenze. Oggi chi è entrato è stato all'altezza della situazione. Diciamo la verità, sennò si può far capire che non stiamo gestendo la situazione. Siamo impegnati ancora su due fronti, Coppa Italia e Campionato, dimostrazione che tutto ciò che si è fatto all'insegna. tutto ciò che è stato fatto è stato fatto con grande dignità, la società è sempre stata chiara con me e con Prandelli e ha sempre detto che con noi vuole andare avanti. Inizialmente siamo partiti con un obiettivo superiore alle aspettative, poi è entrato in gioco il discorso del bilancio. Il patron si è sentito di dimostrare ancora con un atto di affetto verso l'allenatore di voler continuare. Io non voglio tergiversare, la mia proprietà è stata chiara: vuole continuare con Prandelli e Corvino. il progetto, è vero, è cambiato, ma è cambiato da un anno e mezzo non da due mesi. Prandelli a noi ha detto di voler rimanere, ce l'ha sempre detto, ma prima è stata la proprietà a dircelo. Sul progetto non ci sono novità, lo sfogo del nostro patron è stato da tifoso. Io la interpreto così e lo dico. Il nostro contratto scade nel 2011 poi ognuno si fa le considerazioni che crede. Io quando sono uscite certe voci, e non sono solo voci, ho detto che voglio morire a Firenze: la mia posizione è chiara".