CORVINO, Keirrison ha qualità e potenzialità

01.02.2010 17:40 di  Marco Conterio   vedi letture
CORVINO, Keirrison ha qualità e potenzialità
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"Pare che sia l'ultimo... No, è l'ultimo in entrata, siamo a posto così. In uscita ancora dobbiamo vedere". Così esordisce Pantaleo Corvino in sala stampa per la presentazione di Keirrison. "Il giocatore me lo consenta, ma è andato via Jorgensen, vorrei ricordare la sua cessione con un saluto affettuoso, con un abbraccio mio e della proprietà".

Su Keirrison. "E' l'ultima acquisizione, è un attaccante giovane perché ha 21 anni e così è considerato da noi, in altre nazioni magari no. Cerco di dare all'allenatore non solo potenzialità ma anche qualità importanti, vogliamo cambiare la cultura italiana secondo cui i ventunenni sono troppo giovani. Lo conosco da anni, ho sentito delle fandonie su di lui. E' nato nel dicembre '88, è un attaccante che negli ultimi due-tre anni ha giocato nel Coritiba, una società dello stato del Paranà, di Serie A. Ha iniziato da titolare, nel 2008 tra coppe e campionato, sommando il campionato statale, ha segnato 41 gol vincendo la Scarpa d'Oro in Brasile. Nel 2009 nel Palmeiras ha fatto 25 gol, è stato convocato nell'Olimpica di Dunga, lo seguo davvero da tanto tempo per le sue qualità. Spero che possa ripetere da noi quello che ha fatto in Brasile".

Sull'affare e sul nuovo ciclo viola. "E' stata una trattativa difficile con il Barça. Al Benfica, Rui Costa, il ds, mi ha detto di avere grandi convinzioni sul calciatore, le mie stesse. Non volevo prendere il calciatore per 5 mesi, lo reputo un patrimonio per il futuro, come Jovetic, De Silvestri, Ljajic, Seferovic. Rientra in una politica di cambiamento generazionale della Fiorentina, un nuovo ciclo, nel quale rientra il ventunenne Keirrison. Il Barça aveva speso tanto, 18 milioni, ma lo volevo per tempo, non bastavano 5 mesi. Ho ottenuto un altro anno e volevo il diritto di riscatto, ma sfruttando i rapporti tra Della Valle e Laporta, è stato più semplice. E' un calciatore con potenzialità importantissime; credetemi, il mercato per me è stato in salita, ho dovuto cercare di arrivare a quelle che sono state le acquisizioni in entrata, sostenendole con le cessioni. Se ho sbagliato qualcosa, spero di averlo fatto il meno possibile, ma ho cercato di fare il meglio per la Fiorentina".

Sulle ultime spese ed entrate di casa Fiorentina. "Jorgensen ha chiesto di partire, per potersi ritagliare un posto per i Mondiali doveva partire, l'abbiamo lasciato andare via. Keirrison è stato un prestito, nessuno ce lo ha regalato ma non entro nel particolare".

Sul progetto giovani. "Non sono mai stati lasciati da soli, ho sempre unito esperienza a gioventù, basti vedere quando presi Montolivo insieme a Toni e Fiore. E' sempre stata la miscela giusta, ora la Fiorentina per Corvino ha raggiunto risultati straordinari con scudetti e Champions virtuali. Abbiamo iniziato a cambiare qualcosa, dai primi acquisti, con De Silvestri, Ljajic, Felipe, Keirrison, Seferovic".

Sulla stagione viola. "Adesso non siamo tra le prime quattro come negli anni passati, quando abbiamo vinto raggiungendo certe posizioni. Ora puntiamo molto sulla Coppa Italia, schierando la formazione titolare con Chievo e Lazio. Quest'estate ho avuto 23 milioni anziché 20, ora ho preso Keirrison ed avrei preso Cassano perché i Della Valle hanno allargato il budget ma non abbiamo 120 milioni lordi di budget come alcuni...".

Su Babacar e Seferovic. "Lo svizzero è un '92, non posso presentarlo... E' stato però giudicato il miglior giocatore di un Mondiale Under 17 vinto con la Svizzera, stiamo mettendo alberelli per il futuro. Qualcuno si perderà forse per strada, ma noi vogliamo questo per il futuro della Fiorentina. Babacar? Come Seferovic farà parte con Di Tacchio, Agyei, Carraro, della rosa della prima squadra, è la rosa che vogliamo tenere. Siamo 22 giocatori più i giovani. Nella lista Champions entrano Felipe, Bolatti e Keirrison".

Sulla Viareggio Cup. "Sul pensiero di vincere l'ho già detto a più riprese, anche l'ultima volta. A livello giovanile sono il responsabile che ha vinto più titoli italiani, non c'è nessuno come me tra Casarano, Lecce e Firenze. Non sono mai partito per vincere, però, un direttore sportivo deve cercare di mettere in vetrina le migliori potenzialità che hai. Non vinci perché hai deciso di farlo, ma perché hai scelto bene e perché hai delle potenzialità importanti. Il nostro è un gruppo giovane, ricco di Allievi della scorsa stagione, sappiamo altresì che un domani avremo giocatori con potenzialità da Fiorentina o da categorie inferiori. Non credo che Seferovic andrà al Viareggio, stasera con Buso ci metteremo al tavolino per studiare la lista, spero di riuscire ad inserirlo tenendo conto del transfer o meno".

Su Cassano. "Un domani... Stiamo attenti a tutto ciò che possa migliorare la Fiorentina. Su di lui mi sono già espresso, a 12 anni l'ho portato a Casarano, ma non mi sono mai vantato di questo. So quello che pensa di me e viceversa, Prandelli lo conosceva con pregi e difetti. Ci poteva essere bisogno di calciatori importanti, ma noi in questo ruolo abbiamo un giocatore d'eccellenza come Jovetic. Era un aiuto per risolvere i suoi problemi a Cassano, chiedevamo un aiuto noi alla Sampdoria. Mi avevano detto che erano disponibili, poi è successo quello che è successo. Cassano è stato un momento, un'idea per risolvere dei problemi, ma forse proprio perché era intelligente non si è fatta. La Sampdoria? Devo essere onesto. Fino alle 15 di ieri pomeriggio, stavo cambiando pensiero su qualche amico, poi dopo ho avuto il tempo per dire la verità e come tutte le cose, tutto passa".