CORVINO, A GENNAIO DUE O TRE GIOCATORI SUL MERCATO
"Noi abbiamo dovuto allestire una rosa molto larga, per tanti motivi ma soprattutto per affrontare prima il preliminare di Champions poi il campionato". Così Pantaleo Corvino in un lungo intervento sulle frequenze di Radio Radio. "Era un'avventura che dovevamo vivere così, e credo che l'abbiamo sostenuta in modo logico. Era giusto tenere una rosa del genere. Adesso il mercato si riaprirà e logicamente qualcuno che ha avuto poche occasioni cercherà maggiore spazio. Noi, cercheremo di mettere due o tre giocatori sul mercato per permettere loro di esprimersi. Mutu? Credo che alla fine i problemi siano stati di tipo fisico, e non mentale o legato al trasferimento mancato alla Roma. Analogie con la cessione posticipata di Toni: "Ci penseremo più avanti quando sarà il momento opportuno". Corvino non perde di vista il momento della Fiorentina: "Ripeto, quest'estate, prevedendo gli impegni relativi alla Champions sapevamo che si sarebbe trattato di un vero e proprio esame di laurea". Domenica c'è la Roma, Corvino teme un giocatore: "Vucinic, è un mio ex giocatore, a me tutti gli ex fanno paura, mi segnano sempre”. La Questa doveva essere una laurea importante, e spero che passando da certe delusioni o da annate non proprio fulgide si possa migliorare, crescere e ulteriormente andare avanti trovando motivazioni e nuovi stimoli.
In quattro anni stiamo costruendo qualcosa di grande, ma pur facendo quel che abbiamo fatto spesso non si tiene conto dei passi che abbiamo fatto. Essere quarti per quattro anni non è una banalità e arrivare due anni prima del Milan e uno prima della Roma è già un grandissimo risultato. Ma ancora ci vuole tempo. Teniamo di conto che quattro anni fa ci siamo salvati all'ultima giornata, i nostri passi li abbiamo fatti. Pensare di essere al pari di Inter, Milan, Juve e Roma significa riconoscere il lavoro fatto fino a oggi, ma ancora ci vuole tempo e pazienza. Non è facile fatturare 70 mln e competere con chi ne fattura 300. Per raggiungere certi club, ci vuole tempo e comunque la Fiorentina non ha mai disputato stagioni in sordina. Forse più su non si può andare, o ci puoi andare passando per campionati sotto tono. Invece noi siamo arrivati due anni terzi e due anni quarti, e questo dimostra che il salto di qualità c’è stato”.