COPPA UEFA, Udinese, che impresa! (Video)
L’Udinese compie un mezzo miracolo ipotecando seriamente i quarti, traguardo storico e unico nella storia ultracentenaria bianconera: l’altra metà aspettiamo di vederla a Mosca per gioire completamente. L’andata è il primo tempo di una gara giocata su 180 minuti e dove Borussia, ma anche altre squadre hanno fatto patire il doppio impegno. Ottimo risultato, ma guai ad abbassare la guardia. I bianconeri hanno dimostrato tutta la loro forza d’urto, tutta la loro voglia ed alla fine sono stati premiati giustamente. Il risultato anzi è anche stretto se vogliamo.
Di certo l’Udinese a questo punto ci crede eccome a questa coppa Uefa, del resto il campionato, nonostante le parole di rito, ha ben poco da dire: peccato anche per il poco pubblico (pensando a agre con Lech e Ajax vengono sncora i brividi), e non ci dicano che è solo colpa delle Tv. Qui a Udine qualcosa manca nel saper tessere le fila tra gente e squadra ed è un problema che va affronaìtato. Offrire uno spettacolo con uno stadio per metà vuoto a livello europeo non è un bel biglietto da visita.
LA PARTITA – Marino conferma la formazione prevista alla vigilia con il tridente azzurro e Assamoah al posto di Isla; in difesa Coda al posto di Domizzi. I russi invece giocano con la stella Tymishchuck e Danny, Pogrebyank e Huszti nel tridente preparato da Advocaaat.
L’Udinese parte bene, con il piglio di chi vuole fare subito paura all’avversario. Bianconeri che comunque producono molto ma concludono poco, anche se con Quagliarella al 13° impegna il portiere russo, ma lo Zent è attento a cercare di controllare, anche se i bianconeri pressano e ancora con Quagliaqrella si rendono pericolosi. Comunque è una ottima Udinese che pressa e si rende pericolosa in più occasioni. Risultato che nella prima frazione sicuramente le sta stretto. Nella ripresa nessun cambio ma russi vicinissimi al gol con una traversa presa dalla trequarti da Timoshchuk. Zenit che mette un mediano in più per arginare la mediana bianconera. L’Udinese però risponde anche grazie ad una difesa russa non impeccabile: Pasquale ci prova dalla distanza al 5° della ripresa ma Di Natale non trova il tapin. Poi al 65° è ancora la coppia Di Natale/Quagliarella a creare scompiglio nella difesa dello Zenit ma senza arrivare alla rete. Poco dopo è Inler che manda di poco fuori di testa. Ma lo Zenit non è da sottovalutare e al 76° spreca clamorosamente. Poco dopo viene espulso Marino per proteste. Allo scadere però l’Udinese è premiata: Quagliarella raccoglie dal fondo e insacca un gol fondamentale. Poi nel finale il rigore è la ciliegina su una gara perfetta.
MIGLIORI – Domizzi sicuramente il migliore, ma anche Quagliarella è piaciuto molto. Delude lo zenit, ma il merito va per lo più all’Udinese: attenti però ai ritorni di fiamma.
CONCLUSIONI - Però ora è tempo di gioire: la squadra ha dimostrato che la testa e le gambe ci sono e che la qualità le permette di gareggiare con chiunque. L’importante come detto è evitare cali di tensione, ed errori banali specie in fase difensiva.La prima parte è dunque archiviata con successo: il secondo tempo del film bianconero ora deve avere un lieto fine, altrimenti l’amarezza sarebbe davvero doppia. Ma le premesse per un gran finale ci sono tutte. L’Udinese è una grande squadra opeccato che a volte se n’è dimenticata.Ps: orgoglio in più il fatto che l’Udinese è l’unica italiana ancora in gioco. Scusate se è poco.
Ecco i video dei gol (clicca per vederli):
GOL DI QUAGLIARELLA