CON LA SAMP 6 GIOCATORI DEL VIVAIO, IN ATTESA DEL VIOLA PARK
A luglio il Viola Park aprirà le porte per il ritiro della prima squadra iniziando così una nuova era per la Fiorentina, che si aspetta una crescita anche tecnica da questo splendido progetto. Proprio sabato infatti il presidente Commisso e il dg Joe Barone hanno ribadito che negli obiettivi di crescita c'è anche quello di inserire giovani del vivaio in prima squadra. Se la Fiorentina in passato ha inserito giovani col contagocce, poi esplosi e ceduti a prezzi molto alti, nonostante squadre giovanili che si allenavano e giocavano in vari e differenti campi di Firenze, a maggior ragione con le squadre tutte raggruppate nel nuovo centro sportivo questo dovrà rappresentare il punto di forza. E nella testa della dirigenza non c'è tanto l'idea di crescere giovani per farne plusvalenze (è ovvio che accadrà anche quello) ma soprattutto l'idea di crescere campioni in casa.
Vincenzo Italiano forse non è l'allenatore che punta troppo sui giovani - forse, appunto - ma di fronte ad un progetto in cui questi ragazzi cresceranno a fianco dei giocatori della prima squadra il tecnico potrà vederne e valutarne meglio la crescita e dunque attingere più spesso dal serbatoio viola. D'altronde chi lo ha detto che con lui i giovani cresciuti in viola non giocano? Contro la Samp infatti ad un certo punto della gara ce n'erano ben 6 di giocatori cresciuti in casa e dunque provenienti dal settore giovanile.
Con l'esordio di Cerofolini si è finalmente sfatato un tabù che voleva i giovani portieri viola sempre ceduti: Lezzerini, Satalino e Brancolini sono l'esempio di portieri della Primavera dal grande potenziale ma rimasti sempre nell'ombra dei titolari più esperti e più o meno sbocciati altrove. E con lui titolari c'erano Ranieri, Sottil e Castrovilli (anche se per lui -proveniente dal vivaio del Bari - c'è stata solo una stagione e mezza in Primavera) mentre nel finale sono entrati anche Bianco (l'ultimo inserito in ordine di tempo) e Venuti. Per qualcuno solo scampoli di partita è vero, forse gli unici, ma è stata comunque una grande soddisfazione vederli in campo anche se in una partita sulla carta semplice.