COLPO DI SCENA
Novembre 2008, marzo 2013. Ci sono voluti quasi cinque anni per mettere la parola fine sulla spinosa vicenda legata al dissequestro della dibattutissima area di Castello, quella - come ben noto - nella quale in origine la famiglia Della Valle aveva deciso di costruire una vera e propria cittadella dello sporto, un complesso enorme costituito non soltato da uno stadio nuovo ma anche da una serie di costruzioni collegate (negozi, hotel, museo dello sport) per riqualificare un'immensa area e per garantire alla Fiorentina ingenti finanziamenti per puntare al definitivo salto di qualità.
Nel mezzo, però, una storia fatta di illeciti amministrativi, reati che vanno dalla turbativa d'asta fino alla violenza privata e ben dodici indagati. Tutta una serie di calamità naturali che si erano abbattute sull'ambizioso progetto dei Della Valle, i quali - a seguito del conseguente sequestro dell'area di Castello da parte della Magistratura - avevano iniziato un progressivo distacco dalla squadra. La svolta, però, è arrivata nell'agosto del 2011, quando il nuovo sindaco di Firenze Matteo Renzi - nell'ambito del progetto di riqualificazione di numerose zone della città - paventò ai mister Tod's la possibilità di edificare un nuovo impanto sportivo, benché più piccolo e senza larga parte delle attività collegate, all'interno dell'area attualmente adibita al mercato ortofrutticolo (la celebre Mercafir), un'ipotesi, questa, inizialmente guardata con scetticismo da parte dei Della Valle ma di recente (i passi più importanti sono stati fatti qualche mese fa) presa in seria considerazione: da tempo infatti a Firenze si respira grande ottimismo per il felice esito della trattativa tra il Comune e la Fiorentina, con i viola che - grazie ad un'operazione di project financing - dovrebbero garantirsi la costruzione di un nuovo stadio in grado di ospitare le finali delle più importanti competizioni europee. Questa la storia. Arrivamo, però al presente.
La notizia di ieri che ha sancito il totale dissequestro dell'area di Castello (ristabilendo, di fatto, la situazione che si era creata cinque anni fa) ha infatti letteralmente sparigliato le carte di tutti quegli addetti ai lavori e di quei tifosi che già pregustavano un super-attico in Via di Novoli con vista ''Curva Morello''. L'ampia zona adiacente all'aeroporto (contenente, lo ricordiamo, ben 70 ettari edificabili, molti di più rispetto ai 32 offerti dalla Mercafir) potrebbe riaccendere di colpo le ambizioni della famiglia Della Valle che probabilmente non a caso ha tentennato (e continua per la verità a farlo tutt'ora) svariati mesi prima di dare una risposta definitiva sul progetto stadio-nuovo, per costruire il quale (ma siamo nel campo delle ipotesi) ha aspettato con trepidazione l'esito finale dell'inchiesta legata all'area di Castello.
E' bene però sgomberare fin da subito il campo dalle ipotesi: al momento infatti l'utilizzo prioritario della piana di Castello dovrebbe essere rivolto alla costruzione di una nuova pista per l'Aeroporto Vespucci, un progetto sostenuto con forza da anni dalla Regione Toscana e, in primis, dal suo presidente, quell'Enrico Rossi che si è sempre opposto con decisione al mastodontico progetto-cittadella dei Della Valle. Dall'ultimo 'niet' di Rossi alla Cittadella, però, sono passati ormai tre anni. E molte cose nel frattempo potrebbero essere cambiate.