CIAO MONDO
Era un tifoso viola Emiliano Mondonico, tesserato per il Viola Club Settebello. Ancor prima che un allenatore rivoluzionario, per tutti i tifosi viola era semplicemente il "Mondo". Quando arrivò la chiamata della sua Fiorentina non ci pensò un attimo e si dedicò completamente alla sua nuova avventura. Portò quella squadra in Serie A trascinata dai gol di Riganò e Fantini quando la classifica di serie B raccontava tutt'altro.
Di quel periodo sulla panchina viola ne parlava volentieri, sempre con la massima disponibilità, e quando ricordava di come ripartì quella Fiorentina di nuovo in A, nel 2004, sottolineava come i bonus per la promozione inclusi nel contratto fossero passati in secondo piano, tanto che lui per primo aveva volentieri firmato in bianco con il club dei Della Valle.
Un tifoso che allenava la sua squadra del cuore e che, nonostante avesse lasciato l'incarico in quella tribolata stagione, mai ha scelto di recriminare o rivendicare qualsiasi cosa.
Firenze e i tifosi viola lo adottarono subito, così come fece tutto l'ambiente che ruotava intorno a squadra, società e tifosi, ritrovandosi nella sua Cascina Brusada, a Rivolta d'Adda, dove Mondonico faceva assaggiare il suo celebre salame. A distanza di anni è sempre rimasto attento a tutto quel che accadeva in casa viola, e anche negli ultimi tempi continuava ad essere il primo a garantire sulla voglia dei proprietari del club di vincere anche nel calcio.
La sua battaglia con la malattia aveva colpito tutto il mondo del pallone, lo aveva reso ancora più guerriero di quanto non lo fosse già (e non è un caso che abbia allenato squadre quali la Fiorentina, l'Atalanta e il Torino) e tutti coloro che avevano a cuore le sorti di questo sport avevano esultato con lui dopo le prime vittorie.
Soltanto qualche mese fa era in campo, al Franchi, per celebrare i novanta anni di quella Fiorentina che tanto amava e per lui c'erano stati soltanto applausi. Gli stessi che oggi tutti gli sportivi indirizzeranno al cielo ricordando quel grande personaggio che era il "Mondo".