CI PARLANO DI VALORI E PENSANO SOLO A FARE CASSA
Non ci capiremo mai con la Fiorentina, almeno con quella delle ultime gestioni. Mi aspettavo, dopo un anno tristissimo dal punto di vista dei risultati e del clima, una ventata di buoni propositi ma forse sono un’illusa. Quando sento parlare Cognigni e vedo quello che succede, ho la netta sensazione che da questo incubo non usciremo tanto facilmente. Le sue ultime esternazioni ad una cena di un importante viola club, hanno del paradossale se confrontate con quella che è la realtà.
“Siamo la società economicamente più solida in Italia” e sappiamo tutti che siamo alle svendite dei nostri calciatori più importanti. Se con la vendita di Alonso si erano sistemati i gravi buchi di bilancio, che non ci facciamo mai mancare, perché devono partire Bernardeschi, Borja Valero e Kalinic?
“Nessuno è in vendita ma devono rimanere calciatori convinti” è una santa verità, ma vorrei sapere cosa altro deve inventarsi il nostro numero 20, oltre a tatuarsi le coordinate di Ponte Vecchio sul corpo, per far capire l’attaccamento alla nostra squadra. Ci possono essere dubbi tecnici, smentiti però da Pioli, ma il problema rimane meramente economico, legato all’alto ingaggio dello spagnolo. Se i calciatori si vogliono bravi, vanno anche pagati. Le parti in causa, società e calciatore, sembrano indirizzate, a parole, verso la permanenza in viola di Borja, salvo continuare a sentire gli esperti di mercato che lo vedono con la casacca dell’Inter a breve. Si rimbalzeranno così le responsabilità, il calciatore vuole andarsene, la dirigenza non credeva più in me…che tristezza. Come al solito assistiamo ad un film già visto, con un pessimo finale che anche stavolta non meritiamo.
Lo stesso dicasi per Bernardeschi e per l’estenuante attesa dell’ufficialità della sua partenza, perché è ovvio che del rinnovo non se ne farà di niente ed io sono convinta che sono in ballo più le ambizioni che non il vil denaro.
Berna rientra tra i giovani più in vista del nostro campionato e quindi decade anche l’idea di puntare sui giovani, quando questi possono fare entrare nei forzieri viola tanti soldi, e sugli italiani. Ma se il numero dieci è già a livelli di richiedere un ingaggio elevato, perché si è fatta la cresta anche su Scalera che tornerà al Bari? Anche qui pesa il riscatto e non il valore tecnico, visto che si parla del Napoli sulle sue tracce.
Corvino quindi che tipo di giocatori ci porterà dopo Hugo, Gaspar e Milenkovic? Scommesse, ancora scommesse senza forse un’idea precisa di quale Fiorentina presentarci. Se questo non è ridimensionamento...
“Abbiamo ripreso Corvino perché voleva lavorare con Sousa” ci ha fatto sapere il presidente Cognigni e mi pare che non sia stata una bella impresa ed inoltre il portoghese non c’è più!
La Signora in viola