CHIESA E IL CONSIGLIO DI DI FRANCESCO

13.12.2016 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
CHIESA E IL CONSIGLIO DI DI FRANCESCO

Dalla serata di ieri contro il Sassuolo dobbiamo portare subito alla ribalta due grandi notizie: la Fiorentina riesce a vincere due partite di fila in casa e Kalinic ritrova il gol, anzi la doppietta, tra le mura amiche cosa che non succedeva dall’aprile scorso. Il risultato è stato messo al sicuro nel primo tempo, quando la Fiorentina ha giocato meglio anche se nel complesso non si è vista una gran partita ma, in questo momento dove siamo alla rincorsa di una classifica più accattivante, l’importante è la sostanza e cioè i tre punti.

Sono molto felice per il nostro attaccante perché ritengo che, anche quando non marca, è sempre utile al gioco della squadra e si sacrifica per il gruppo. Certo che il gol è la benzina per ogni centravanti e vedere Nikola così reattivo sotto porta e dispensatore di perle (tacco sul secondo gol), fa sperare in un futuro meno ombroso.

Sul raddoppio c’è l’assist di Federico Chiesa che, come da sua ammissione, sta vivendo una settimana perfetta. Giovedì in E.L. era arrivato il suo primo gol e la corsa, con relativo abbraccio con Sousa, dimostra la riconoscenza che nutre nei confronti del Mister che lo sta lanciando nel calcio di serie A.

Non deve essere semplice portare sulle spalle un cognome pesante come il suo, legato ad un padre che ha fatto grandi cose nel mondo del pallone ma il piccolo Chiesa mi pare che abbia un carattere molto deciso e poche paure nei confronti degli avversari.

E’ un altro Federico del nostro vivaio e probabilmente il nome ci porta bene!

Sicuramente gli vogliamo molto bene, come teniamo in modo particolare a Bernardeschi, a Babacar e a Lezzerini anche se gli ultimi due ci fanno “arrabbiare”, per il carattere e la mancanza di continuità, uno, per gli ultimi grossolani errori, l’altro. Ma sono i frutti della nostra Primavera e vederli crescere in campo, ci riempie di gioia e credo che sia un dovere valorizzarli.

Perché deve giocare Tello, di proprietà del Barcellona, che non rende mai abbastanza? Va bene fantasiose clausole sull’obbligo di giocare, ma credo che siano più importanti i risultati e far scendere in campo chi lo merita di più.

Non dico che Chiesa debba giocare sempre, perché potrebbe esserci il rischio di bruciarlo, ma sicuramente da oggi in poi spero di vederlo più spesso titolare. In questa ottica mi sono piaciute molto le parole di Di Francesco sul giovane viola. Ha rimarcato la sua personalità per poter giocare già nella Fiorentina ma ha dato un consiglio fondamentale: “siate bravi anche voi con lui, aiutatelo a crescere perché ha grandi doti”. Il “voi” credo che sia diretto a tutti, dalla società all’allenatore, dai tifosi alla stampa.

Lui, che potrebbe un giorno allenare la Fiorentina, è abituato a gestire molti giovani, quasi tutti italiani, e la sua osservazione non può che essere apprezzata.

 

La Signora in viola