CHIAREZZA SUBITO
Si faccia chiarezza, subito. Il prima possibile. La primavera, è vero, è dietro l'angolo. Dieci giorni appena. Ma Firenze, seppure lo si possa credere, non ha una riserva inesauribile di pazienza. E di questi tempi aggiungere sulle residue energie dei tifosi, il peso di un bivio epocale non è propriamente il massimo. Tantomeno piacevole. Lo chiariamo subito, senza troppi giri di parole. La "querelle" Prandelli è da chiudere il prima possibile. Nel rispetto della piazza. Nel rispetto di uno dei grandi artefici di tutti i successi viola, lo stesso Cesare. E anche nel rispetto di quelli che sono i progetti e i programmi futuri di questa società giunta a un giro di boa decisivo. Perchè soltanto laddove c'è chiarezza d'intenti, e di obiettivi, si può costruire un cammino condiviso.
Nella conferenza stampa di ieri, il diesse Corvino, ha dato tracce e indizi in quantità su quello che sarà il corso della Fiorentina nel futuro immediato. E non solo. Ma, non ce ne voglia il diesse, non può bastare una conferenza stampa a chiarire il tutto. O almeno, non possono bastare le dinamiche future a chiarire quel che vuole la Fiorentina dal proprio domani. O forse sì...ma allora è ancora più giusto chiarire obiettivi e percorsi da seguire. E non è un caso allora se, all'indomani delle parole di Corvino, praticamente tutti i quotidiani abbiano dato il via al walzer dei nomi e alla girandola di panchine. Perchè, davvero, la questione è del tutto aperta. E perchè, davvero, mancano ancora i riferimenti decisivi (anche e soprattutto in casa Prandelli) per capire come finirà questa storia.
La Fiorentina di domani si reggerà sulle proprie gambe. Lo farà grazie alle strutture, alla Fondazione, alla Cittadella. DDV dixit sdoltanto due giorni fa. Ma il tempo futuro è l'imperativo. Nel senso che, di certo, nell'immediato non è pensabile la realizzazione di tutto questo in tempi brevi. Basti contare i mesi trascorsi soltanto per decidere il da farsi sui "Campini" per rendersi conto di cosa parliamo. E allora, piaccia o meno, nell'immediato domani (il 2010, il 2011 ecc. ecc. fino a quando una Cittadella sarà qualcosa di reale) l'unico indirizzo è l'autofinanziamento. E la società, in tal senso, ha già dato esempi significativi in questa stagione. Un altro Felipe Melo, in pratica, è ipotesi da tenere di conto fin da ora, visto che eventuali introiti non sono garantiti nè dalla proprietà, nè tantomeno dalla ripartizione dei diritti televisivi. Per rinforzare la nuova rosa, certo, ma anche per evitare sperperi monetari.
Ma se il progetto è davvero questo (parlando di autofinanziamento e di cessioni necessarie nessuno si risenta però...) la domanda sorge spontanea. La sfida proposta è sufficiente per Prandelli? Per un allenatore corteggiato da mezza Italia (Nazionale inclusa) che indiscutibilmente merita i palcoscenici più importanti? La (nuova) scommessa Firenze è ancora stimolante per un tecnico come Prandelli che ha già dimostrato tutto il suo valore in campo e fuori? E ancora....la Fiorentina cosa ha intenzione di rilanciare di fronte alle offerte che di certo non mancano sulla scrivania del tecnico? Domande che si sprecano a dieci giorni esatti dalla primavera. Data in cui, secondo le dichiarazioni generali, Fiorentina e Prandelli decideranno il proprio futuro. Firenze chiede chiarezza. La pretende a la merita di certo. Sulla Fiorentina e sul tecnico che più ha amato in questi anni. E la chiarezza la meritano tutti i tifosi viola, così come tutti coloro che sposeranno le nuove sfide e le nuove scommesse viola. Prandelli incluso. Si faccia chiarezza, dunque, il prima possibile.