CHE NE SARÀ DI NOI?
La stagione non è finita neanche da una settimana ma il calciomercato è già iniziato in via ufficiosa, in attesa che si apra ufficialmente a inizio luglio. E il tema più caldo è senza dubbio legato alle punte e alle scelte che allenatore e club faranno in quel settore di campo. Cabral e Jovic non sono certi del proprio futuro e l'estate che sta per iniziare potrebbe terminare con qualsiasi risultato per i due centravanti viola.
Arthur Cabral non ha disputato una cattiva stagione: 17 gol totali di cui 8 in campionato. Non uno score da bomber ma ha comunque trainato la squadra portandola fuori dalla zona rossa fino alla conquista dell'ottavo posto. Arrivato per 15 milioni di euro, ha mercato in Italia e all'estero, ma difficilmente la Fiorentina se ne priverà se non magari con una formula che gli possa permettere di mantenere il controllo del giocatore.
Luka Jovic a lungo ha tradito la fiducia di tutti: dalla proprietà alla squadra passando per l'allenatore. Probabilmente se non avesse un vero e proprio tomo come contratto, è molto più complesso lasciarlo partire. Con Ramadani è stato siglato un accordo di 2 anni + due, tra mille difficoltà e un esborso economico del Real Madrid assolutamente lontano dalle valutazioni di mercato di pochissimi anni fa. Poi c'è il Decreto Crescita valido da gennaio: se dovesse andare via ora, la Fiorentina dovrebbe pagare ciò che ha risparmiato dall'inverno scorso ad oggi, soldi extra che nessuno vorrebbe perdere. Forse solo un intervenendo del calciatore, che potrebbe chiedere lecitamente di non proseguire l'avventura a Firenze magari discutendo col suo procuratore, lo stesso di Italiano tra l'altro, potrebbe cambiare le carte in tavola. Alla fine Ramadani vuole che il suo giocatore sia felice giocando con continuità, difficilmente lo farà in viola.
Insomma il tema caldo dell'attacco viola è destinato a tenere banco per diverse settimane, almeno fino a quando non verranno fatte delle scelte definitive. A conti fatti, sarebbe più facile liberare il brasiliano, ma molto dipenderà dalla volontà di Italiano, che lo ha imparato ad apprezzare e che, visto l'impegno in campo, potrebbe spingere, tra i due, di cambiare il serbo.