CHE ALMENO TAGLIAVENTO PAGHI!
Chissà se per rilassarsi avrà fumato una sigaretta anche Galliani, se sul treno hanno aperto per loro un settore fumatori dove inveire contro Firenze e i fiorentini. Non lo sapeva di assomigliare allo Zio Fester? Se gli abbiamo mostrato qualche immagine che gli assomigliava ci scuserà, siamo ragazzi…come quello col quale si è messo a battibeccare in tribuna. Grande uomo! Ci scuserà anche se dopo mezz’ora ci sono saltati i nervi vedendo quello che il prode Tagliavento stava combinando in campo: affrontare la partita che poteva valere la Champions, in dieci da metà del primo tempo, con una regalia imbarazzante, non poteva che fare esplodere la rabbia del Franchi.
Rimbombavano ancora nei nostri orecchi le frasi assurde, pronunciate dallo stesso Galliani nelle settimane scorse, in merito alla regolarità del campionato e forse, chi occupava la tribuna, sentiva la necessità di farsi dare da lui una risposta.
Era da tempo che andava sbandierando la sua preoccupazione per la Fiorentina, messaggi subliminali ben recepiti da chi di dovere.
Avevamo già iniziato da soli, con Pizarro, a spianare la strada al Milan e al tanto atteso Montolivo. Mentre il numero 7 traccheggiava col pallone, avevamo tutti il fiato sospeso nell’attesa che lo allungasse al portiere, ed invece lui si fa fregare proprio dal calciatore più fischiato degli ultimi anni. Ho continuato a dire, modello litania, “non è possibile” per almeno cinque minuti, per quanto mi sembrava incredibile quello che avevo visto. Per non farsi mancare niente, e per far presagire ad una domenica terribile, abbiamo perso nel primo tempo sia Savic che Jovetic. Ho visto persone prese dallo sconforto che hanno abbandonato lo stadio prima della fine del primo tempo. Invece non è andata così male, anche se dopo il raddoppio nessuno avrebbe scommesso un euro sul raggiungimento del pari. Sono stati veramente bravi i nostri in dieci a non mollare, a procurarsi due rigori che l’arbitro, in versione “cenere sulla testa per le bischerate fatte”, ha elargito senza battere ciglio. Ljajic e Pizarro, che si è fatto perdonare la gaffe iniziale, hanno riportato la partita sul binario giusto perché il Milan nella seconda parte della gara non ha giocato, sottovalutando troppo le nostre capacità.
Resta la delusione di non essersi potuti giocare la partita ad armi pari, di aver dovuto fare delle sostituzioni obbligate da infortuni troppo presto e di aver visto pertanto svanire, salvo miracoli, il sogno Champions. La squadra ha comunque reagito bene e dato segnali di grande forza, supportata da uno stadio stracolmo come non si vedeva da secoli.
Spero comunque che chi ieri ha sbagliato in modo madornale, paghi. Non mi riferisco alla radiazione (magari) ma che il signor Tagliavento, dopo aver rivisto l’espulsione in tv, inviti Montella e gli paghi la cena che hanno scommesso!
La Signora in viola