CARPE DIEM

19.11.2012 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
CARPE DIEM
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Gli aggettivi si sprecheranno nel corso della settimana. Da parte nostra ci limiteremo al concetto di “principeschi” che ben si sposa su almeno un paio di aspetti di questa splendida fiorentina. Il primo, con chiaro ed evidente riferimento all'uomo che ha ulteriormente aumentato il tasso tecnico di questa squadra, all'anagrafe Aquilani Alberto. Il secondo dai vaghi richiami alla favola che la Fiorentina e la sua gente sta vivendo. Quasi che da quel ranocchio svogliato degli ultimi due anni avesse preso vita un principe dai contorni rinascimentali.

Adesso l'aria che si respira intorno ai viola è quasi contagiosa. E anche i primi cori per Andrea Della Valle si sono propagati dallo striscione della Maratona a tutti gli altri settori. Nel bel mezzo di un crescendo, sul campo, che ha visto ancora una volta la squadra viola ribattere colpo su colpo qualche svista arbitrale che avrebbe potuto complicare il tutto. Anche ieri, per inciso, la direzione di gara ha regalato un giallo severo con conseguente squalifica, un rigore negato, e un gol in fuorigioco. Finisce, invece, con la stessa sensazione di domenica scorsa. Ovvero che questa squadra possa essere più forte degli avversari, e non solo.

Lo racconta del resto la classifica e un calendario che adesso ha visto salire a cinque le vittorie consecutive. Con il terzo posto agganciato in comproprietà col Napoli, e con sette reti messe a segno nelle due gare senza il fenomeno Jovetic. Numeri da “big”, le cui aspirazioni crescono di partita in partita, di giocata in giocata, di prestazione in prestazione. Con la prima conseguenza che sono proprio gli uomini di Montella a trarne beneficio. Da Rodriguez a Pizarro, da Borja Valero fino al rientrante Aquilani, da Ljajic a Toni, anche ieri tutti e due su buonissimi livelli. Il primo per intensità e partecipazione, il secondo con il quarto gol stagionale e tanti minuti a combattere là davanti.

E' indubbio che, adesso, gli ulteriori margini di crescita di questa squadra possano far sognare. Anche perchè nel caso dei tifosi, usciti malconci dal dopo Prandelli, è proprio questa crescita collettiva che deve far sognare. Anche persino in grande. Non capita comunque sempre di ritrovarsi sul terzo podio, a cinque lunghezze dalla capolista. Quel che verrà, poi, sarà frutto della spensieratezza, ma anche della consapevolezza, del gruppo che Montella ha già sì plasmato, ma che può ancora far crescere. Raggiungendo un traguardo che oggi nemmeno importa conoscere. Perché, nel frattempo, Firenze vive un viaggio fantastico. La prossima tappa, allora, è Torino. Contro il Toro, e a distanza di qualche chilometro da dove si giocherà, tra le altre partite, Milan-Juventus. Godiamoci il momento, carpe diem.