CARO ABBAS, ADESSO RIDIAMO NOI

19.09.2016 00:11 di  Sonia Anichini   vedi letture
CARO ABBAS, ADESSO RIDIAMO NOI

Adesso ci prendiamo una sana rivincita! Cosa avrà inteso il simpatico Abbas col suo “Tick Tock”? Proviamo ad interpretarlo. Se voleva scandire i minuti che mancavano all’incontro tra la Fiorentina e la Roma, spero che abbia passato dei bei momenti e che il suo orologio si sia fermato nell’attimo in cui la Viola ha ottenuto la prima vittoria con i giallorossi da quando il suo assistito Salah veste quella maglia.

Se intendeva sottolineare i colpi dell’egiziano e i gol che ci ha sempre segnato e confidava segnasse anche ieri, stavolta è rimasto a bocca asciutta. In gol ci è andato, a pochi istanti dalla chiusura della partita, quando ormai si pensava ad uno 0-0 senza grandi note di merito, Milan Badelj con un missile a fil di palo che è finito poi in rete. Poco prima avevano preso un palo i nostri avversari, ma non hanno avuto fortuna (menomale!). C’è anche da dire che le falcate di Salah e le sue giocate sono state arginate da un giovane, speriamo di belle speranze, di nome Milic. Ha ancora molti problemi con i cross, facciamolo allenare molto, ma il solo fatto che abbia oscurato il gioiello di Abbas deve renderlo orgoglioso della sua serata.

Se per “Tick Tock” intendeva il suono degli applausi che pensava di dispensare al suo giallorosso preferito, credo che dovrà attendere altre occasioni. La musica che è risuonata nei suoi orecchi è quella dei fischi, ogni volta che aveva la palla e quando è uscito dal campo. Irriconoscenti e poco sportivi? Non credo proprio che lui possa permettersi di rimproverarci niente.

Lo sfogo è finito, ma era tanto che ci sentivamo presi in giro senza motivo da questo personaggio e adesso speriamo pensi ad altro e non alla Fiorentina. A quella ci pensiamo noi e da oggi con un po’ più di serenità perché battere la Roma mette sempre di buon umore. Non abbiamo visto ancora un gioco accattivante, ci sono ancora troppi errori ed alcuni calciatori non sono stati impeccabili, ma il risultato era fondamentale, il resto arriverà.

Continua a piacermi Sanchez anche perché mi pare un uomo di sostanza, cosa che necessitava al nostro centrocampo e finalmente è arrivato un gol, e che gol, su azione. La gioia incontenibile della squadra, che si è stretta in un abbraccio globale comprensivo della panchina, è anche quello di tutti i tifosi che hanno cantato a pieni polmoni accompagnando la squadra negli ultimi istanti dell’incontro fino al triplice fischio che ci ha consegnato tre punti importantissimi.

Ultima annotazione “velenosa”: era la prima partita della stagione romanista senza la concessione di un rigore e guarda caso… non hanno vinto!

 

La Signora in viola