CARA VECCHIA EUROPA
Cara Vecchia Europa. Perchè se le scene vissute ieri tra Roma e Firenze Campo di Marte, forse, non hanno troppi precedenti nella memoria, c'è altro a riportare indietro nel tempo i ricordi dei tifosi. In effetti la Fiorentina ammirata negli ultimi tempi sta persino superando squadre che di questi colori hanno fatto la storia, con tanto di festeggiamenti ormai divenuti rituali al rientro in città.
Ma osservando da vicino il cammino europeo dei viola, al netto del gironcino che poco ha offerto, è indubbio respirare il profumo di una competizione antica come la Coppa Uefa nell'odierna Europa League. Un ulteriore aspetto che conferma il prestigio e l'importanza degli obiettivi fin qui centrati dalla Fiorentina in Europa.
D'altronde beccare il Tottenham ai sedicesimi di finale già rendeva bene l'idea di un torneo in salita (proprio come capitava anche nei primi turni di Coppa Uefa, quando magari ti toccavano club più in voga negli anni'80 come il Dundee United o le nordiche Goteborg o Rosenborg), per non parlare del derby italiano superato di slancio contro la Roma, con tanto di rivincita per coloro che non avevano digerito l'eliminazione ad opera della Juve l'anno scorso.
E adesso, nei quarti, anche una sfida che riporta immediatamente alla fine degli anni '80. La Fiorentina di Baggio, quella costretta a giocare a Perugia per i lavori allo stadio in vista dei mondiali, quella che con Giorgi prima e Graziani poi in panchina arrivò persino in finale di quella Coppa Uefa. Fu la Dinamo Kiev ai tempi, sarà la Dinamo Kiev di nuovo ad aprile prossimo.
E c'è già chi, chiudendo gli occhi, immagina Salah in guanti e fascetta pronto a dribblare mezza Dinamo....