CAPITOLO CHIUSO?
Il capitolo sembrerebbe chiuso. O almeno così pare, dopo qualche settimana di voci ed indiscrezioni che hanno creato non poco scompiglio. Matias Vecino si è di fatto tolto da solo dal mercato e - di conseguenza - da Napoli le profferte da parte di De Laurentiis per il centrocampista uruguagio si sono arrestate all’improvviso: un classico caso di reazione causa-effetto. Un nodo, quello relativo al mediano, che il giocatore stesso aveva premura di sciogliere (o quantomeno congelare) prima della sua partecipazione alla Copa America, per potersi concentrare a pieno sulla competizione senza troppe distrazioni. Una decisione che per certi aspetti ha colto di sorpresa la Fiorentina stessa.
Del resto il messaggio che è stato fatto passare in questi giorni da parte dell’entourage del giocatore (nella persona di Alessandro Lucci) è apparso chiaro fin da subito: la volontà di Vecino è quella di proseguire il suo rapporto con la Fiorentina, per crescere in maglia viola ma soprattutto per onorare il contratto da poco rinnovato fino al 2023. Parole e musica per la Fiorentina ma soprattutto per Paulo Sousa, che nel suo faccia a faccia con Corvino di una settimana fa ha chiesto espressamente di poter contare anche per la prossima stagione sull’uruguagio, che quando è stato messo in condizione di giocare nella sua zona di campo preferita (vedi a Roma nell’ultima di campionato) ha saputo impressionare.
Un cazzotto nello stomaco non piccolo per Napoli ma soprattutto per Sarri, l’uomo che più di tutti in questi mesi lo ha corteggiato e per il quale aveva pregato De Laurentiis di fare più di un sacrificio: uno sforzo notevole che in effetti c’era stato, visto che gli azzurri per Vecino erano arrivati ad offrire una cifra attorno ai 17 milioni di euro (una somma comunque distante rispetto alla clausola del mediano, fissata a 23 milioni), che adesso invece dovranno dirottare su altri obiettivi (Herrera e Zielinski sono i nomi principali in cima alla lista della spesa di Giuntoli). Vecino-viola: una storia destinata ad andare avanti.