CAPITANI CORAGGIOSI
Tre punti, due mastini che hanno onorato con il sudore la maglia viola, e circa 2000 buoni motivi per una riflessione. Il sabato di Fiorentina-Bari si può riassumere così. Con un gol di Donadel che non ti aspetti, con il passo di Montolivo che non è certo sciolto, e con un quota spettatori al "Franchi" che supera le 23.500 unità. Duemila circa in più rispetto alle gare precedenti. O, meglio, duemila persone in più che hanno deciso di venire allo stadio per applaudire Giancarlo Antognoni.
Marco Donadel e Riccardo Montolivo. Sono loro due, i "capitani coraggiosi" che hanno trascinato la Fiorentina alla vittoria. Il primo con la grinta di sempre e l'aggiunta di un eurogol che, probabilmente, nessuno s'aspettava. Il secondo con una caviglia che dà il tormento. Perchè soltanto a vederlo correre, il capitano, ti rendi conto che qualcosa non va. Eppure, esattamente come Donadel, non si è mai tirato indietro. Anzi, continua a stringere i denti e a giocare in condizioni menomate. Se non è attaccamento questo.....Anche nel caso del centrocampista di Conegliano Veneto, sia chiaro, messo ai margini mesi fa e oggi "indispensabile" per diretta conferma di Mihajlovic.
Ma la serata appena trascorsa lascia anche altre riflessioni. Legate a quel giro di campo mentre tutto lo stadio inneggiava al nome di "Antonio". Bandiera, capitano, unico 10, scegliete voi la definizione. Antognoni è la Fiorentina, e per i tifosi è lui l'uomo simbolo, e il capitano, di mille battaglie. Firenze l'ha onorato come sempre, stavolta si è unita anche la società viola. Nel dopo gara, Antognoni, ha impiegato almeno mezz'ora a firmare autografi e concedere fotografie persino a qualche giornalista. E il coro finale ha lasciato poche interpretazioni: "Antognoni in Fiorentina". La strada di questa stagione è ancora lunga, ma i messaggi arrrivati stasera sono di quelli importanti. Da decifrare il prima possibile, per continuare nella risalita.