CALO MENTALE

14.03.2016 17:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
CALO MENTALE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Un passaggio a vuoto difficile da spiegare e da comprendere. Dietro al pareggio di ieri con il Verona, che oggi ha preso la maggior parte delle discussioni, si nasconde anche un calo generale che preoccupa, e che di sicuro non ha fatto piacere a nessuno. Società inclusa. Tanto che già da domani sarà tempo di analisi e riflessioni interne (LEGGI QUI) per capire i motivi alla base dell’approccio sbagliato alla gara con il Verona.

Resta tuttavia sul tavolo un interrogativo legato alle difficoltà di una squadra che appena una decina di giorni fa se la giocava alla pari, e a viso aperto, con il Napoli. Dopo il pari interno con la squadra di Sarri, in altri termini, il gruppo sembra aver accusato una nuova stanchezza, più mentale che fisica, visto che il calendario ha finalmente consentito alla Fiorentina di preparare il match di ieri con tutto il tempo del caso, e anche qualche giorno in più.

Perchè allora la squadra (e nello specifico coloro che ieri sono stati chiamati in causa) non abbia risposto a dovere sarà compito di Sousa, ma anche della stessa società, capirlo. Anche perchè, almeno nei risultati, un certo tipo di gestione del tecnico portoghese non ha poi sortito grandissimi effetti. Al mancato ritiro nel venerdì che vide capitolare i viola a Roma, ai tre giorni di riposo a seguire, e alla stessa libertà concessa ai calciatori a 48 ore dalla partita con il Verona (in una serata abituale e comunque con la società al corrente dell’evento) non hanno in altri termini corrisposto risposte positive sul campo.

Tanto più dai giocatori che si sono ritrovati titolari a dispetto delle previsioni della vigilia. Qualcuno, a margine della formazione di ieri, ha valutato anche sotto questo profilo l’esclusione di Gonzalo, ma per il momento valgono le stesse parole di Sousa che ha tirato in ballo un problema al polpaccio. Un confronto per ripartire, come detto, a cominciare da domani. Ma anche per chiarire quel che non ha funzionato in una settimana in cui c’era tutto il tempo per preparare diversamente la sfida a Toni, Pazzini e compagni.