CALO FISIOLOGICO
E' sicuramente il momento più delicato della sua (breve) carriera. Gli alti e bassi, d'altronde, da sempre fanno parte del repertorio (nel bene e nel male) dei più giovani. E anche se per quantità e qualità mostrata in campo, ad oggi, Federico Bernardeschi sembra già un veterano, è impossibile nascondere troppo a lungo la carta d'identità.
Eppure, dietro alla flessione del gioiellino di casa viola, non c'è probabilmente da leggere molto. O, almeno, non tutte quelle fantasie che qua e là sono state ventilate. D'altronde la prima parte di stagione di Bernardeschi è stata ben al di sopra delle aspettative dei più, e un certo calo fisiologico poteva anche essere preventivabile.
Dal canto suo, Bernardeschi, sembra aver accusato qualche sintomo di stanchezza a cominciare dalla doppia sfida con il Tottenham, e soprattutto nella gara di ritorno a Londra il suo apporto si è ridotto a troppe iniziative personali estemporanee. Poco male se Sousa in primis, continua a osservarlo da vicino in allenamento. Come fanno parte del gioco talune pause, col tempo sarà più semplice tornare sui livelli che hanno attirato le big di mezza Europa.