BORJA VALERO UN TENORE, VARGAS WORKING CLASS HERO, CONFERMA MATOS, ROSSI OK
NETO – Mai chiamato in causa (il tiro di Muntari è gentile gentile) osserva da vicino i tuffi di Balotelli per tutto il primo tempo. Sarà per questo motivo che Balotelli lo stende rimediando il giallo e i meritatissimi applausi del portiere viola che stasera mette in campo personalità anche con Niang. Poco dopo ancora Balotelli alza la gamba su una sua uscita, ma stasera non lo sposterebbe nemmeno l'incredibile Hulk. Osso durissimo, 6,5.
TOMOVIC – Non corre particolari rischi, non si lascia andare a eccessive profondità. E anche nel secondo tempo presidia a dovere la sua zona, 6.
RODRIGUEZ – Il primo round comincia subito, dopo nemmeno dieci minuti. E sul primo corner è già una battaglia. Idem sul secondo. Qualche intervento dei suoi e anche stasera mette la firma su una gara di gran livello, 6,5.
SAVIC – Tiene botta nel primo tempo e anche in avvio di secondo si fa trovare pronto su un paio di buone chiusure. Ci mette la testa su un tiro di Montolivo nel secondo tempo. Si lascia alle spalle le sbavature con Chievo e Napoli. Ritrovato, 6.
PASQUAL – Bene in chiusura su Kaka in occasione di una ripartenza rapida di Abate. Non cade nel tranello di Balotelli che anzi lo scalcia meritando un'ammonizione per simulazione che non arriva. Da buon capitano sa farsi sentire anche con l'arbitro. Esperienza, 6,5.
AMBROSINI – Ha fatto di tutto per esserci, San Siro lo omaggia come si deve, non può non essere emozionato all'avvio. Per cominciare entra duro su Balotelli ma si vede che non è al meglio. Tanto che deve lasciare dopo la mezz'ora. Speriamo non sia una ricaduta, 6.
Dal 33'st VECINO – Di fatto è la prima partita vera. Bada al sodo, ma nel secondo tempo spreca un buon pallone che poteva offrire meglio a Rossi. Prestazione solida, anche a livello caratteriale tiene, e non è poco, 6.
AQUILANI – Prima mezz'ora senza troppi sussulti, poi lascia il ruolo a Vecino e prende quello di Ambrosini. In apertura di ripresa entra duro su Montolivo e rimedia l'ammonizione. Ma rischia tantissimo quando strattona Balotelli in mezzo al campo, perchè un altro giallo ci poteva anche stare. E' il momento peggiore, perchè poco dopo perde un bruttissimo pallone al limite. La diga regge e si ritrova nel finale, in un continuo tra alti e bassi, 6
BORJA VALERO – In cabina di regia sbaglia praticamente niente, e riavvia la manovra con la consueta precisione. Minuto dopo minuto, però, soffre come il resto della squadra e allora si dedica al lavoro oscuro in copertura. Poi, puntuale, come l'anno scorso esulta a San Siro, ed è un gol pesante come un macigno. Nella scala del calcio brilla di nuovo la classe del tenore viola, 7,5.
VARGAS – E dopo il gol con il Parma e qualche subentro arrivò anche la seconda chance da titolare. Per la verità non è un avvio esplosivo, però ci prova su punizione e ha la fortuna di trovare la deviazione di Muntari per il vantaggio viola. Nella ripresa lo si vede anche a difendere recuperando palla o appoggiando di testa a Neto, o ancora guadagnandosi una punizione. Nella Fiorentina operaia di stasera più che “loco” è il “working class hero”, 7.
ROSSI – Si scambia spesso il posto di prima punta con Matos. Si accende alla mezz'ora e allora De Jong lo stende, ma senza un giallo che ci starebbe tutto. Meno qualità rispetto al solito, ma tanto sacrificio in una serata di sofferenza. Lavoratore, 6.
Dal 22'st JOAQUIN – Regala ossigeno alla squadra, ci mette un po' della sua tecnica e dà il suo apporto in un momento cruciale mettendoci lo zampino nel raddoppio, 6,5.
MATOS – Dal primo minuto a San Siro, e all'esordio in Serie A dall'inizio, a conferma di una crescita costante negli ultimi tempi. E dopo 13' va via sulla sinistra con una grandissima azione non concretizzata per poco. Più tardi giallo per perdita di tempo. Dopo oltre un'ora di gioco prende metri su a metri a Zaccardo con uno scatto da favola. Lo guardi e pensi quanto calcia sappia già masticare come se niente fosse. Una splendida conferma, 7.
MONTELLA – Sceglie Matos e Vargas per sostenere Rossi, e non Joaquin. Rientrano Ambrosini in mezzo al campo e Gonzalo al centro della difesa. La sua Fiorentina deve giocare coperta, ma lo fa bene lasciando pochissimi spazi al Milan. E approfittando di un pizzico di fortuna sulla punizione di Vargas chiude il primo in vantaggio e senza Ambrosini che alla mezz'oa esce per Vecino. La partita cambia e se il Milan non crea occasioni comunque chiude i viola all'angolo. Portare a casa una vittoria come quella concretizzata con il raddoppio di Borja e con tutte le assenze del caso trattasi di altro sigillo di una squadra ormai definitivamente diventata grande, 7.