BIBIDI, BOBIDI, BADELJ
Chi lo avrebbe mai detto che Milan Badelj sarebbe diventato un giocatore così importante per la Fiorentina. Eppure è accaduto. Il suo arrivo, nell'agosto del 2014, suscitò grandi perplessità. L'Amburgo in cui era stato protagonista chiuse la Bundesliga 2013-2014 salvandosi solo allo spareggio per non retrocedere. Per giunta il suo contratto era in scadenza, ma la Fiorentina pagò quasi cinque milioni di Euro per portarlo alla corte di Vincenzo Montella. Da allora solo un lento e quasi esasperante anonimato (escludendo la rete all'esordio in maglia viola nell'amichevole di Ascona con il Lugano).
La svolta arrivò nella seconda parte della scorsa stagione, quando Badelj sfoderò una serie di prestazioni al limite del clamoroso. Prese letteralmente per mano la squadra. Iniziò a dettare i tempi di gioco, recuperando palloni preziosi e regalando assist a profusione. E veniamo ad oggi: cambia l'allenatore, cambia il modulo e cambia la filosofia di gioco, ma Badelj non si ferma. In questa stagione con la nuova Fiorentina di Paulo Sousa è stato in panchina solo a Torino (unica sconfitta in campionato della squadra viola) ed è stato assente solo a Modena (per squalifica) nella gara contro il Carpi, nella quale la squadra sfoderò la prestazione peggiore sul profilo della qualità del gioco. Ad impressionare maggiormente non è tanto il contributo tecnico portato dal numero cinque viola, quanto il carattere da vero leader sfoderato in taluni frangenti. Basti pensare alla gara di San Siro contro l'Inter in cui Badelj a volte ha dato prova di un atteggiamento gladiatorio.
Questo forse era l'aspetto, relativo alla crescita del giocatore, più difficile da pronosticare. Il percorso è stato senza dubbio lungo e irto di ostacoli, ma adesso la Fiorentina si ritrova in casa un patrimonio tecnico da salvaguardare, con il centrocampista croato classe 1989 e con il contratto in scadenza al giugno del 2018. Quindi molto presto, anche per lui, bisognerà cominciare a parlare di rinnovo. Le basi sulle quali si dovrà iniziare a trattare non saranno agevoli, dato che il ragazzo già adesso guadagna oltre un milione di Euro a stagione (1.100.000 ca.), ma si spera che anche in questo caso possa contare l'aspetto umano per un giocatore che la Fiorentina ha saputo aspettare con pazienza e fiducia e che adesso torreggia nelle gerarchie del centrocampo viola.