BABA, KALINIC E IL PESO DELL'ATTACCO
"Credo che Babacar abbia fatto una delle migliori prove in assoluto da quando sono qui", così Paulo Sousa dopo la bruttissima partita con la Roma. Provocazione? O il tecnico viola ha voluto proteggere il suo attaccante dalle critiche?
Difficile avere una risposta, quello che è certo è che Babacar, insieme a tutta la squadra (eccezion fatta forse per il solo Tatarusanu), ha decisamente steccato la partita dell'Olimpico, gettando al vento un'altra occasione. Eppure, numeri alla mano (8 reti e 2 assist in 17 presenze), la stagione del senegalese sembra essere decisamente positiva. I numeri però si scontrano con la realtà dei fatti: la Fiorentina davanti ha bisogno di un giocatore come Nikola Kalinic. Il croato, oltre ai gol (14 in 28 presenze) fa tantissimo movimento, lotta con i difensori avversari ed aiuta la squadra a salire. Babacar è una prima punta diversa dal croato, un giocatore che ama restare in area per cercare la zampata vincente. Due attaccanti diversi, ma per il gioco espresso, i viola non possono fare a meno del bomber croato.
Con l'Udinese Kalinic dovrebbe tornare a disposizione, pronto a riprendersi la maglia da titolare. Un recupero importante anche in vista del doppio impegno europeo con il Borussia Mönchengladbach, l'ultimo obiettivo stagionale dei viola.